mercoledì 14 novembre 2018
A nove anni ha scritto al sindaco di Rocca Pietore (Belluno): «Mi dispiace per quello che è accaduto e vorrei rivedere montagne con i boschi»
Bimbo dona 5 euro per i boschi distrutti
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«Se non ritornerete come bambini...». E chi ci riesce? Mettere mano al portafoglio, per esempio. Trovare soluzioni semplici a problemi complessi. Tra adulti si discetta, si dibatte. Il dissesto idrogeologico, il cambiamento climatico. Cos'avrà causato le piogge torrenziali che hanno raso al suolo i boschi del Bellunese? Si sarebbe potuta impedire la devastazione? Statistiche, parametri. Meteorologi, geologi. Politici. E la conta (economica) dei danni. Legname da vendere, boschi da reimpiantare. Quanti anni ci vorranno? Discorsi, convegni. Mai che fosse venuta a qualcuno l'idea di metterci un soldo, che dico, di donare parte dei propri risparmi perché «mi dispiace per quello che è accaduto e vorrei rivedere montagne con i boschi». Troppo semplice, no? Spesso le cose troppo semplici sono le sole che contano. Lo insegnano i bambini. Nel Veneziano, a Mira, un bimbo di nove anni, Achille, ha preso carta, biro e matite e ha scritto una lettera al sindaco di Rocca Pietore (Belluno) per dirgli che era molto affezionato ai boschi distrutti, che da grande vuole fare la guardia forestale e allegando una banconota da 5 euro presa dai suoi risparmi. In calce ha fatto un bel disegno delle montagne verdi sorvolate da un elicottero si presume del Corpo forestale. La vicenda è stata resa nota su Facebook dal Progetto Rocca Pietore, che pubblica anche una video intervista al sindaco Andrea De Bernardin, che commosso ringrazia.

Non è la prima volta che i bambini ci danno lezioni, e non sarà l'ultima. Viene in mente di quando un oncologo milanese pubblicò, sempre su Facebook, il biglietto con cui il figlio di 5 anni di una sua paziente lo ringraziava per avere curato la mamma e donava per la ricerca le sue monetine. Soluzioni (troppo?) semplici a problemi complessi. Forse basterebbe provare, questo sì che è difficile, a farsi più piccini.

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