martedì 15 marzo 2016
Una rete per far vivere le biblioteche di San Vittore. Il Comune di Milano, la Direzione della Casa circondariale, C.P.I.A. 5 Milano - San Vittore e associazioni del terzo settore cittadino firmeranno una convezione per rinnovare la collaborazione che li ha visti impegnati nel lavoro di promozione della lettura nel carcere milanese.
Libri in carcere: «Un momento di libertà»
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«Un libro diventa un momento di evasione, di libertà». Una frase banale, se a dirla non fosse stata una persona che sta scontando la sua pena in stato di reclusione. Si è partiti di qui per avviare nel 2014 il progetto Biblioteche in rete a San Vittore, gettando le basi per un nuovo sistema bibliotecario, anche attraverso la revisione del patrimonio librario (già esistente) delle sette biblioteche che si trovano all'interno della Casa Circondariale di San Vittore, a Milano. Un tentativo di aprire il carcere all'esterno e trasformarlo sempre più in un luogo di scambio letterario, culturale e umano. Come? Chiedendo ai milanesi di contribuire con mano, comprando i libri che servono a questa crescita.

L'alienazione del carcere e la distanza dalla vita reale condizionano pesantemente il reinserimento dei detenuti: «Una volta entrato nella casa circondariale il tempo si ferma, e si ricomincia a vivere la quotidianità soltanto quando si esce». Questo accade perché «in carcere non provi il male fisico ma provi il male mentale, soffri di depressione» spiegano alcuni dei protagonisti del trailer di «Un momento di libertà», documentario di Giovanni Giommi sul progetto Biblioteche in rete. «Quando si parla di carcere, chi ascolta, fa fatica a capire il linguaggio, non immagina le celle, le turche nelle celle, i letti a castello, le sbarre, le cucine nelle celle, i mobiletti nelle celle, i corridoi, i reparti, le domandine, il carrello, i colloqui» hanno proseguito gli organizzatori di Biblioteche in Rete a San Vittore.

Come avvicinare dunque i cittadini a questa realtà? Come avviare uno scambio che non fosse solo umano, ma anche intellettuale? Con i libri: 450 detenuti, attraverso un questionario, all’inizio di questo progetto hanno scelto il genere che preferivano, segnalando anche le mancanze del non più aggiornato catalogo del carcere. Una richiesta che ha mostrato un bisogno, diviso per generi: diritto, romanzi, libri di cucina, gialli, poesia, medicina e sport. E i milanesi hanno risposto acquistando e offrendo i volumi alla rete creata ad hoc e chiamata, con molta ironia, #ZanzaUnLibro: una iniziativa che tuttora dà la possibilità di acquistare presso librerie convenzionate libri o voucher da donare alle biblioteche di San Vittore. Trovando grazie alla lettura una strada per arricchire la società, per migliorare la vita fuori e dentro il carcere. Qui i dettagli. In anteprima la proiezione venerdì 11 maggio a Milano al cinema Mexico (in via Savona 57) alle 10,30 di «Un momento di libertà» documentario di Giovanni Giommi sui 18 mesi del progetto "Biblioteche in rete a San Vittore". 
Prima della proiezione la firma della Convenzione con cui enti del pubblico e del privato sociale si impegnano a proseguire il lavoro avviato nel febbraio 2014 a favore delle biblioteche e dei progetti culturali del carcere di San Vittore. Coinvolti nella convenzione Comune di Milano, la Direzione della Casa Circondariale San Vittore, C.P.I.A. 5 Milano – San Vittore e alcune delle associazioni ed enti pubblici (tra cui Centro Servizi Biblioteche Rionali, Fondazione Caritas Ambrosiana, Fondazione Casa della carità A. Abriani, Fondazione Culturale San Fedele, Sesta Opera San Fedele e Associazione Gruppo Carcere Mario Cuminetti) che hanno partecipato al progetto.
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