martedì 18 dicembre 2012
Silvio Berlusconi torna in tv e va nel salotto di Bruno Vespa, a Porta a Porta, a rilanciare la sua offerta politica, dopo aver capito che Mario Monti non sembra tuttavia intenzionato a rappresentare il solo centrodestra alle elezioni. (di Davide Re)
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«Avete bisogno di me e quindi non mi astengo quando sento il dovere di prestare il soccorso a chi ha bisogno». Anche perché, spiega ancora, «dite che sono tutti stanchi di me? Lo stabilirà il voto…». Dopo l’intervista “in casa”, nel contenitore domenicale di Barbara d’Urso in onda su Canale 5, Silvio Berlusconi torna in tv e va nel salotto di Bruno Vespa, a Porta a Porta, a rilanciare la sua offerta politica, dopo aver capito che Mario Monti non sembra tuttavia intenzionato a rappresentare il solo centrodestra alle elezioni, anche se comunque il Cavaliere non chiude del tutto la porta ad una possibilità di alleanza con l’attuale premier. «Se Monti – avvisa Berlusconi - non ammette noi non federa i moderati. Solo con tutti io mi ritirerei e darei il mio sostegno necessario alla vittoria dei moderati. Se Monti fa il candidato dei moderati, io faccio un passo indietro. Monti è di centrodestra, è un liberale».
Poi rivela due retroscena: «Non l’ho sfiduciato, ha scelto lui di andarsene…». E ancora: «Sono stato io a suggerire di invitare Monti», ai colleghi del Ppe che temono che «l’Italia possa andare a sinistra come è successo per la Francia», dove molti scappano perché le tasse sono aumentate. «Ho pressato il presidente Martens perché lo invitasse e si facesse l’invito a Monti per tenere insieme i moderati», conclude Berlusconi. Ma il presidente del Ppe Wilfred Martens ribatte prontamente: «Nessun mi ha chiesto di invitare Monti alla riunione del Ppe, è stata una mia iniziativa totalmente personale» (più tardi Berlusconi tornerà sull'argomento ribattendo a sua volta: «Non vuol fare vedere di essere stato influenzato da me».
Insomma, il Cavaliere riscende in campo e probabilmente lo farà in prima persona contro la «sinistra» e il blocco Monti.
Berlusconi critica il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini («è invidioso della mia leadership») poi sposa “l’usato sicuro”, il grande schermo per riconquistare gli elettori (il 7 gennaio potrebbe andare ospite da Michele Santoro a Servizio Pubblico) e un’alleanza collaudata, ovvero quella con la Lega Nord. «Io penso – dice il Cavaliere - che la Lega sarà con noi nella coalizione dei moderati, ne sono sicuro. Il contrario sarebbe illogico e un disastro per l'Italia e non credo che per la Lega possa esserci un’altra soluzione se non un’alleanza con noi». Anche se Roberto Maroni è scettico sia su Monti che su Berlusconi di nuovo premier. E rincara la dose anche sulla strategia comunicativa: «Già con la mia apparizione il mio partito è salito di 4 punti».Insomma, Berlusconi prova il tutto per tutto come nel 2006, quando si rese protagonista di un rush finale che portò Romano Prodi ad avere una maggioranza di pochi senatori al Senato, non in grado di resistere (come è stato) nel medio lungo termine.Berlusconi durante la registrazione di Porta a Porta, ha spiegato di avere «molto da recuperare» in merito alle presente in tv. Da quando non mi sono presentato al pubblico, conclude, «noi abbiamo avuto un degrado nel consenso che ci ha allontanato molto dai numeri della sinistra. Ho ritenuto di tornare in base a sondaggi e focus secondo la cui indicazione io sarei in grado di far avere un numero di consensi più alto».
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