sabato 11 settembre 2010
Nel corso di un collegamento telefonico con la Scuola di formazione politica del Pdl a Gubbio, il presidente del Consiglio rilancia: «Non faremo mai rimanere l'Italia sospesa tra elezioni anticipate e l'ipotesi di un governicchio tecnico».
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«Non faremo mai rimanere l'Italia sospesa tra le elezioni anticipate e l'ipotesi di un governicchio tecnico». Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico alla Scuola di formazione del Pdl a Gubbio. «Siamo sempre stati lontani dai giochi della politica politicante e da questo teatrino insulso e assurdo - spiega il premier -. Abbiamo lavorato anche ad agosto. La sinistra e gli antiberlusconiani non avranno mai la soddisfazione di vedere il nostro concorso nel precipitare l'Italia in una crisi politica con il paese sospeso tra le elezioni anticipate da una parte e l'ennesimo governicchio tecnico dall'altro».«Siamo ambiziosi, vogliamo passare alla storia come il governo migliore», ha poi aggiunto Berlusconi per poi ribadire che «Siamo diversi, siamo la forza per fare gli interessi della gente. A questo governo -ha detto il premier - non c'e alternativa. Abbiamo dovere di andare avanti e governare». «Siamo consapevoli della forza e delle nostre responsabilità perche il Pdl è il pilastro della democrazia e del Paese. Per questo valutiamo con raziocinio gli accadimenti reali e dobbiamo distinguerli dalle chiacchiere e dalle fantasie giornali. Dobbiamo tener conto del mandato degli italiani e agire con senso responsabilità. In questo periodo di crisi italia ha avuto fortuna di avere governo del fare che ha avviato riforme importanti e coraggiose, che ha avviato la strada cambiamento». «Abbiamo il dovere di andare avanti e dobbiamo realizzare tutte le cose che gli italiani si aspettano da noi. Abbiamo già programmato gli obiettivi per la fine della legislatura a partire dai cinque punti programmatici».Passando poi a parlare di economia, Berlusconi ha poi sottolineato che «abbiamo 56 miliardi di titoli da collocare nel mese di settembre. Noi non ci dimentichiamo che corriamo il rischio di una sfiducia anche parziale sui mercati. Con la manovra di luglio abbiamo rassicurato i mercati, sarebbe un delitto compromettere tutto quello che di positivo che abbiamo fatto. Possiamo andare orgogliosi del nostro bilancio»
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