mercoledì 8 settembre 2010
Il leader del Carroccio poi ribadisce il suo «no» a eventuali governi tecnici. «Le elezioni si svolgeranno il prima possibile, anche se non dipende solo da me». Berlusconi: «Serve senso di responsabilità, dobbiamo andare avanti per il bene del Paese».
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Il premier, Silvio Berlusconi, sarà presente in Aula a Montecitorio nell'ultima settimana di settembre. Lo ha annunciato il Pdl nel corso della conferenza dei capigruppo alla Camera. La presenza di Berlusconi è con ogni probabilità legata alla discussione sui cinque punti sui quali il governo intende avere la riconferma della fiducia per l'ultima parte della legislatura.Ma Umberto Bossi non ha dubbi: «La vera via d'uscita sono le elezioni. Solo Berlusconi decide: se vuole può fare un passo indietro e dimettersi per andare al voto». E la Lega potrebbe anche non votare la fiducia? «Certo - sottolinea il 'senatur' - se c'è una dimissione o un voto contrario si va al voto».Bossi è tornato poi a parlare della possibilità che il Paese venga retto da un governo tecnico e ha ribadito il suo no. «Perchè non voglio un governo tecnico? - chiede provocatoriamente - Ci sono già in giro dei cornuti. Siamo noi che abbiamo vinto le elezioni». Per quanto riguarda il futuro della maggioranza poi, il leader del Carroccio ha annunciato che fra tre o quattro giorni incontrerà, assieme a Silvio Berlusconi, il presidente Napolitano. Secca la replica del capo dello Stato: «Gli incontri li prevedo quando mi vengono richiesti: fino a questo momento non ho ricevuto nessuna richiesta di incontro». Il leader del Carroccio è tornato poi a parlare delle elezioni che, secondo le sue intenzioni, si svolgeranno «il prima possibile, anche se non dipende solo da me». Bossi ribadisce la posizione della Lega che vuole il voto e dice «no a qualsiasi governo tecnico», impossibile, dice «contro me e Berlusconi».«Non riescono a fare un governo tecnico contro me e Berlusconi, e i milioni di persone che sono con noi. Non hanno il coraggio di fare un governo tecnico contro il Paese». Secondo il senatur, poi, «sia la sinistra che Fini e i finiani hanno una paura enorme delle elezioni».Poche ore più tardi, la risposta di Berlusconi. «Serve senso di responsabilità: dobbiamo andare avanti per il bene del Paese». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da alcuni presenti, nel corso dell'Ufficio di Presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che bisogna continuare a lavorare per la stabilità del Paese.CICCHITTO: SFIDUCIA A FININel corso della riunione il capogruppo Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha attaccato Fini, sostenendo che la sovrapposizione di ruoli tra Futuro e libertà e presidenza della Camera, priva «Fini dei requisiti per una collocazione super partes». Secca la replica di Fini: «Ne prendo atto, ma non è una questione relativa a compiti e funzioni della capigruppo, per questo non considero necessario dare alcuna risposta in questa sede».Per il vicacapogruppo vicario Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova: «Bossi sembrerebbe pronto a sacrificare il federalismo fiscale per una cinquantina di parlamentari in più». Sulla stessa lunghezza d'onda Davide Zoggia, responsabile enti locali del Pd: «La Lega vuole il voto per nascondere naufragio del federalismo. L'ansia di Bossi di andare alle urne nasce dalla paura del fallimento delle promesse fatte: sa benissimo che la riforma federale non sarà mai attuata dal governo Berlusconi e ha rinunciato a questo obiettivo tradendo le aspettative».
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