lunedì 25 novembre 2013
Conferenza stampa dell'ex premier, che cita documenti provenienti dagli Usa in base ai quali chiederà la revisione del processo sui diritti tv di Mediaset. Lettera-appello ai senatori Pd e M5S: «Lasciate che prima si esprima la magistratura».
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"Contiamo di avere 12 testimonianze, di cui più della metà, 7, sono completamente nuove". Lo afferma Silvio Berlusconi, in conferenza stampa nella sede di Forza Italia, in riferimento ai documenti che arriverebbero dagli Stati Uniti, grazie alle quali l'ex premier intende chiedere alla Corte d'Appello di Brescia la revisione del processo sui diritti tv di Mediaset. Le nuove testimonianze lo scagionerebbero dall'accusa di frode. IL VOTO SULLA DECADENZA IL 27 NOVEMBREIl Senato, "accelerando" i lavori "della Giunta per le Elezioni e non tenendo conto dell'obbligo di legge di rivolgersi alla Corte Europea e violando il principio fondamentale della non retroattività di una legge, ha fatto sì che fosse fissato per il 27 il voto in Aula del senatore Silvio Berlusconi". Lo afferma lo stesso ex premier a proposito del voto di Palazzo Madama sulla sua decadenza da senatore. "E senza giustificazione alcuna è stato buttato per aria il regolamento del Senato sulla segretezza del voto", aggiunge Berlusconi.Silvio Berlusconi ha letto il testo di una lettera-appello inviata ai senatori del Pd e del M5S. "Noi siamo avversari politici - è l'incipit - ma non deve venire meno il rispetto reciproco". "Lasciate che si esprima la magistratura in Italia e in Europa prima di assumere una decisione, in caso contrario vi assumerete una grave responsbilità" e sul parlamento "ricadrebbe una macchia incancellabile".Alla domanda se quando è nato l'attuale governo sia stato siglato un patto con Napolitano per garantire la sua agibilità politica, Berlusconi ha risposto: "Non solo non c'è stato nessun patto rispetto ad un salvacondotto ma non c'è stata alcuna contrattazione".
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