venerdì 5 novembre 2010
Sarà Carlo Giovanardi a inaugurare l'evento milanese, lunedì prossimo. Lo ha comunicato nel pomeriggio Palazzo Chigi con una nota, in cui si dà delega al sottosegretario di rappresentare il governo durante i lavori.
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Silvio Berlusconi non aprirà formalmente la Conferenza della famiglia in programma a Milano, «Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche per la famiglia, senatore Carlo Giovanardi – ha spiegato con una nota palazzo Chigi –, ha illustrato in Consiglio dei ministri contenuti e obiettivi della seconda Conferenza nazionale della famiglia che si svolgerà a Milano dall'8 al 10 novembre p.v.. Il Consiglio dei ministri ha espresso il proprio apprezzamento su quanto esposto e ha dato mandato al sottosegretario di aprire, a nome del governo, i lavori della Conferenza, augurando buon lavoro a tutti i partecipanti».«Mi dispiace che il Presidente del Consiglio dia una delusione a quei pochi faziosi che avrebberovoluto attaccarlo lunedì mattina alla Conferenza nazionale della famiglia - ha commentato Giovanardi - c'è da sperare che qualcuno nei tre giorni sia anche interessato ai temi fondamentali che verranno trattati nella Conferenza dalla quale dipende largamente il futuro del nostro Paese».A Bersani che si chiedeva nel pomeriggio: «È giusto che Berlusconi vada?», aggiungendo che «ha smantellato anche quel poco di politiche per la famiglia che c'era», ha risposto in serata il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella: «Bersani ci accusa di non aver fatto nulla sulla famiglia. È vero, sulla famiglia non abbiamo fatto nulla di quello che voleva fare il Governo Prodi, per esempio i Dico». «Non esistono politiche per la famiglia che possano prescindere dalla difesa della vita e della centralità della persona. Su questo ancora oggi - ha detto sempre Roccella - il Presidente del Consiglio ha confermato la posizione della maggioranza e l'orientamento coerente di questo Governo».
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