mercoledì 9 giugno 2010
Silvio Berlusconi parlando all'Assemblea di Confartigianato sottolineando l'importanza di aggiornarla anche attraverso la revisione dell'articolo 41 della Carta: «Si parla molto di lavoratori e quasi mai di impresa e di mercato».
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Silvio Berlusconi promette l'approvazione dello statuto delle imprese entro l'autunno e pensa alla modifica dell'articolo 41 della Costituzione - "datata" in materia di lavoro e impresa - per garantire maggiore libertà in economia. Gli annunci del premier arrivano in occasione della assemblea di Confartigiato di stamani. "Sono due i progetti ai quali lavoriamo: lo statuto delle imprese, che è già depositato alla Camera e la proposta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti di sospendere per 2-3 anni tutte le autorizzazioni richieste per aprire le attività. Pensiamo a una legge ordinaria e a riscrivere l'articolo 41 della Costituzione che in materia di lavoro e impresa è datata", ha detto Berlusconi lamentando la matrice "catto-comunista" di questa parte della Carta che "parla molto di lavoratori e quasi mai di impresa e mercato".L'articolo 41 della Costituzione afferma: "L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali"."Cari colleghi, voi dovete sapere che vista da fuori, l'attività del governo e del Parlamento nel fare le leggi è una cosa, vista da dentro è un inferno. Non è che manchino le buone intenzioni o gli ottimi progetti, è che abbiamo una architettura istituzionale che rende difficilissimo trasformare questi progetti in leggi compiute, concrete e operanti", ha detto Berlusconi aprendo il suo intervento."I tempi sono incredibili e sono i tempi che poi vedete nella burocrazia, nella giustizia civile, nella giustizia penale, in tutto ciò che attiene allo Stato che si è sviluppato in una maniera eccessiva, prendendo a tutti noi cittadini il 50% di ciò che produciamo e dà in termini di servizi molto meno di quanto ci si aspetti", ha aggiunto.Berlusconi, parlando di "rivoluzione nel rapporto fra Stato e impresa", ha detto che lo statuto delle imprese, finalizzato a "riconoscere finalmente diritti agli imprenditori che finora hanno avuto solo doveri", diventerà legge "entro l'autunno".Poi altri impegni assunti davanti alla platea di artigiani: "Vi prometto entro questo mese l'approvazione di un decreto del ministro dell'Ambiente per il sistri [il sistema di controllo per la tracciabilità dei rifiuti] con una riduzione del 70% degli oneri burocratici ed economici; domani approveremo il regolamento per lo sportello unico dell'attività produttiva. Vogliamo arrivare a un sistema per cui non si debbano chiedere più permessi di autorizzazione alle licenze che sono per me una richiesta da stato totalitario".
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