venerdì 15 novembre 2013
​Il Cavaliere aveva inviato una lettera ai parlamentari del Pdl: «Ho sentito parlare di raccolte di firme: le uniche che a me interessano sono quelle di milioni di donne e di uomini che credono in noi». Ora i dissidenti hanno 37 senatori e 24 deputati.
E ora per Letta si apre un nuovo scenario​​
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La lunga giornata di trattative all’interno del Popolo della libertà si è conclusa con una scissione. Sabato rinasce “Forza Italia”, per volere del suo fondatore Silvio Berlusconi, ma si costituisce anche “Nuovo Centrodestra”, come ha annunciato Angelino Alfano. "Mi trovo qui per compiere una scelta che non avrei mai pensato di compiere. Non aderire a Forza Italia”, ha detto l’attuale segretario nel corso della riunione dei governativi del Pdl, annunciando la nascita di gruppi autonomi col nome appunto di “Nuovo centrodestra”.L’esito dello scontro tra i falchi lealisti e le colombe governative, le due anime del Popolo della libertà, è arrivato così all'epilogo, con la costituzione del nuovo gruppo che conterà su 37 senatori e 24 deputati. “Sento fortissimo il bisogno di ribadire che in questi 20 anni non abbiamo sbagliato speranze, ideali e persona – ha continuato Alfano -. Siamo amici del presidente Berlusconi a cui ribadiamo amicizia e sostegno. Lo sosterremo all'interno del governo a iniziare da una giustizia più giusta e dall'abbassamento delle tasse".

In precedenza Silvio Berlusconi aveva ripreso l'offensiva in vista del Consiglio Nazionale di sabato, con una lettera aperta a tutti i parlamentari Pdl. "Ho sentito parlare di raccolte di firme tra i nostri parlamentari - scrive Berlusconi -: le uniche firme che a me interessano sono quelle di milioni di donne e di uomini che hanno creduto e credono in noi. E che nelle urne ci hanno concesso la loro fiducia". "Domani - sottolinea l'ex premier - è il giorno in cui insieme sanciremo il ritorno a Forza Italia. È l'arrivo di un cammino che abbiamo deciso insieme nei mesi passati. Dietro di me, nella foto di famiglia, quel 19 settembre, meno di due mesi fa, mentre inauguravamo la nuova sede del partito, c'erano tutti i dirigenti del nostro grande movimento". Per l'ex premier "questa è solo la prima tappa del cammino intrapreso. Da domani tutti dovremo impegnarci a rilanciare davvero il centro-destra italiano, la parte politica in cui si riconosce la maggioranza dei cittadini di questo Paese"."Domani dal palco ripeterò ancora una volta le ragioni per cui è indispensabile restare uniti e lottare insieme - prosegue Berlusconi - noi moderati per unire i moderati. Chi non si riconosce più nei valori del nostro movimento - chiarisce - è libero di andarsene. Ma chi ancora ci crede ha il dovere di restare e combattere perché questi valori trionfino finalmente nel nostro Paese. Perché ora più che mai, in questo momento buio per l'economia e per la giustizia, ora più che mai tutti insieme dobbiamo difendere la nostra libertà, dobbiamo batterci con Forza Italia, perché siamo convinti che la difesa della libertà è la missione più alta, più nobile e più entusiasmante che ci sia".​

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