venerdì 3 settembre 2010
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dice in una nota che la prossima settimana sottoporrà al capo dello Stato il nome del nuovo ministro per lo Sviluppo economico. È quanto scrive il presidente del Consiglio in risposta alle polemiche di queste ore sulla successione di Claudio Scajola, che si dimise il 4 maggio scorso.
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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dice in una nota che la prossima settimana sottoporrà al capo dello Stato il nome del nuovo ministro per lo Sviluppo economico. È quanto scrive il presidente del Consiglio in risposta alle polemiche di queste ore sulla successione di Claudio Scajola, che si dimise il 4 maggio scorso. Più volte negli ultimi mesi Berlusconi ha annunciato che avrebbe indicato un successore di Scajola per il ministero, del quale ha assunto l'interim."La settimana prossima sottoporrò al capo dello Stato il nome di un nuovo ministro dello Sviluppo", scrive il capo del governo nella frase finale della lunga nota. In precedenza scrive: "Vedo che da più parti si chiede la nomina di un nuovo ministro per lo Sviluppo, sostenendo che sino ad ora ci sarebbe stato un vuoto in questa funzione. Mi permetto di garantire che il mio interim non è stato un vuoto, ma 'un pieno', un vero e proprio pieno di decisioni e di provvedimenti e che il dicastero di Via Vittorio Veneto è stato ed è nelle mani di una delle istituzioni più autorevoli del Paese, quella del presidente del Consiglio".Berlusconi ricorda che "sono state assunte molteplici decisioni organizzative, [...] si è operato incessantemente a supporto di imprese, [...] con una decisione e con una concretezza mai viste prima, come credo, nella storia del ministero". Poi il premier aggiunge: "Sono stati più di 300 i provvedimenti che hanno recato la mia firma" ed in una successiva nota dettaglia i provvedimenti presi.Nella seconda nota Berlusconi affronta poi punto per punto le critiche sollevate dalla stampa sulla politica industriale del governo di questi mesi. "Per quanto riguarda i tagli effettuati dal ministro Tremonti (più correttamente deliberati dal governo su proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze), questi non hanno riguardato solo il Ministero dello Sviluppo Economico, ma hanno interessato tutte le amministrazioni pubbliche", dice la nota a proposito delle riduzioni di spesa previste in manovra, che hanno colpito pesantemente lo Sviluppo economico.Una battuta infine al contestato capitolo delle nomine: "In merito alle nomine, le stesse vengono effettuate nel rispetto dell'iter previsto dalla normativa vigente e, dunque, il potere decisionale del Ministro dell'Economia e delle Finanze è circoscritto ai casi in cui esso è previsto ed è esercitato nel rispetto della normativa medesima".
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