sabato 5 giugno 2010
Il regolamento comunale di Palazzago istituiva un contributo economico per i neonati e i minori adottati, purché almeno uno dei genitori avesse cittadinanza italiana. I giudici del lavoro: «Distinzione del tutto arbitraria tra cittadini italiani e stranieri».
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Il tribunale di Bergamo ha bocciato il regolamento comunale di Palazzago (Bergamo), comune a guida leghista, che istituiva un contributo economico di 258 euro per i neonati e i minori adottati, purchè almeno uno dei genitori avesse cittadinanza italiana. I giudici del lavoro hanno cancellato il provvedimento, dando ragione alle associazioni Anolf e Asgi, che avevano presentato ricorso. "Il regolamento risulta chiaramente discriminatorio, introducendo una distinzione del tutto arbitraria tra cittadini italiani e stranieri", si legge nella sentenza. L'amministrazione di Palazzago, così come era successo alcuni mesi fa al Comune di Brignano Gera d'Adda (Bergamo), anche questo a guida leghista, dovrà dunque rimborsare alle associazioni che hanno fatto ricorso le spese processuali e riconoscere il contributo per il 2009 anche agli immigrati.Da parte sua, il sindaco di Palazzago Umberto Bosc ha già annunciato che ricorrerà in appello. A Palosco (Bergamo), invece, un giovane pakistano di 28 anni, in Italia con un regolare permesso di soggiorno, si è visto negare la residenza, poichè - secondo quanto è stato deciso da un'ordinanza del sindaco - l'immigrato ha un reddito inferiore a cinquemila euro all'anno. L'interessato ha reso noto che presto scriverà al prefetto per chiedere la modifica del regolamento comunale.
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