lunedì 2 gennaio 2023
La nave Ong Geo Barents di Medici senza frontiere cambia rotta per soccorrere imbarcazione in pericolo segnalata da Alarm Phone. E ora resta l'incognita di eventuali sanzioni dettate dalle nuove norme
Barca in pericolo, primo strappo al decreto Ong
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Nello stesso giorno in cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, firma il tanto contestato decreto anti-Ong, ecco la prima “disobbeddienza”. La nave Geo Barents di Medici senza frontiere (Msf) cambia rotta: la segnalazione di una barca in pericolo é stata raccolta dalla imbarcazione umanitaria che con gli 85 migranti salvati si stava dirigendo verso il “porto sicuro” di Taranto. La nave, spiega la Ong, si sta adesso dirigendo verso questa imbarcazione per prestare soccorso. La Guardia costiera italiana intanto ha soccorso 50 migranti che erano in pericolo su una barca alla deriva a sud di Lampedusa. Lo rende noto Alarm Phone. Ma ora c'è l'incognita di eventuali sanzioni. La Geo Barents è la prima imbarcazione di un'organizzazione umanitaria ad aver operato un salvataggio dopo l'approvazione del cosiddetto decreto sulle Ong, che stabilisce un nuovo codice di condotta sulle attività di salvataggio in mare da parte di queste ultime: tra le regole del provvedimento - appena firmato dal Presidente della Repubblica - c'è quella di dover chiedere subito un porto sicuro senza sostare ulteriormente in mare dopo un soccorso e di far formalizzare la richiesta di asilo da parte dei profughi già sulla nave. Pena multe fino a 50mila euro e confisca dell'imbarcazione.

Il soccorso drammatico il giorno di Capodanno
Su richiesta del Centro nazionale di coordinamento del Soccorso marittimo italiano, il team di Medici senza frontiere a bordo della Geo Barents ha soccorso la scorsa notte 41 persone in difficoltà in acque internazionali al largo della Libia. Si tratta del primo salvataggio che avviene dopo l'approvazione del decreto sulle Ong. A quanto si apprende da Msf, la barca dei migranti si era capovolta e i 41 sopravvissuti, tra cui due donne, sono ora a bordo della nave. Poche ore dopo il team ha effettuato un trasbordo da una nave mercantile di 44 persone. Nel frattempo le autorità italiane avevano assegnato il porto di Taranto dove la nave Ong si stava dirigendo per far sbarcare le 85 persone a bordo. “Serviranno due giorni di navigazione per raggiungerlo” avevano spiegato da Msf.

Primo sbarco del 2023 a Roccella Ionica

Primo sbarco del 2023 nel porto di Roccella Ionica, in Calabria. A seguito di una operazione di soccorso effettuata al largo dello Ionio da una motovedetta della Guardia di Finanza, 90 migranti, tutti di nazionalità iraniana e afgana, sono sbarcati all'alba nello scalo marittimo della Locride. Tra i profughi anche due neonati e una quindicina di donne. I migranti, partiti circa sei giorni fa dalle coste della Turchia, prima di essere soccorsi, si trovavano a bordo di una barca a vela in avaria localizzata dai militari delle Fiamme Gialle a circa 10 miglia di distanza dalle coste della Calabria. Dopo l'arrivo nel Porto di Roccella, i profughi sono stati dapprima sottoposti al test del tampone molecolare da parte del personale specializzato dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e poi muniti di indumenti nuovi e asciutti e viveri di prima necessità. Successivamente i 90 migranti, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati momentaneamente sistemati in una tensostruttura realizzata l'anno scorso all'interno del porto e gestita dai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile. Nel 2022 nel porto di Roccella Ionica si erano verificati ben 86 "arrivi" di profughi.

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