giovedì 31 marzo 2016
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Per i migranti non accompagnati 3,5 milioni da 8 fondazioni ROMA Mai soli. Perché basta pochissimo per fare un passo sbagliato e finire nelle grinfie di chi promette soldi facili per traffici sporchi. E sono tanti i giovanissimi migranti a rischio. A fine 2015 i minori stranieri non accompagnati (Msna) in Italia erano 11.921 (su un totale di 16mila minori), il 13% in più rispetto all’anno precedente. La legge li tutela, ma molti si allontanano per raggiungere amici e familiari oltralpe. Altri scappano attraverso le maglie larghe di una burocrazia troppo lenta per questi ragazzi che spesso vogliono lavorare per ripagare la famiglia dei debiti contratti con gli scafisti. È pensato proprio per loro Never Alone, in inglese «mai soli», il bando lanciato da otto fondazioni bancarie per finanziare con 3,5 milioni di euro progetti di integrazione cogestiti da pri- vato sociale ed enti pubblici finalizzati all’accoglienza e l’inclusione. Proprio mentre Save the Children denuncia che è più che raddoppiato il numero dei minori stranieri non accompagnati arrivati nel nostro Paese nei primi due mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2015, otto fondazioni presentano il progetto: Cariplo, Fondazione Sud, Crt, Cassa Risparmio Cuneo, Fondazione Mps, Cr Padova e Rovigo, Enel Cuore. Il bando ha il patrocinio di Acri, Associazione di fondazioni e casse di risparmio. Le richieste di finanziamenti dovranno arrivare entro luglio, quindi verranno selezionate per arrivare a una delibera a novembre e ai finanziamenti a inizio 2017: tra i 150mila e i 700mila euro a progetto, fino a 36 mesi, per coprire fino al 70% delle spese. Never Alone è pensato per il profilo attuale del migranti minori non accompagnati, sempre più spesso adolescenti fra i 16 e 17 anni (sono l’81%), per la gran parte maschi – anche se spesso le ragazze si dichiarano maggiorenni – che dopo il loro arrivo in Europa scompaiono allontanandosi dalle strutture di accoglienza. L’Egitto è il primo paese di provenienza (23%), seguono Albania (12%), Eritrea e Gambia (entrambi col 10%). Al Ministero del lavoro e del welfare sono stati segnalati ben 6.135 allontanamenti dalla struttura di accoglienza. Molti più che in passato: nel 2014 era sparito il 23%. Europol, l’agenzia di intelligence europea, ha denunciato la scomparsa di almeno 10 mila Mnsa dopo il loro arrivo in Europa, segnalando proprio il caso italiano e gli oltre 1.000 irreperibili anche in Svezia. A minori in fuga dalla povertà si aggiungono poi quelli che accedono al percorso di protezione internazionale perché in fuga da persecuzioni o guerre: nel 2015 sono state 3.790 le richieste di asilo, con un aumento di oltre il 50% rispetto alle 2.505 domande del 2014. A presentarle soprattutto gambiani (un terzo), senegalesi (12%), nigeriani (12%) e bengalesi (10%). Il bando punta su progetti di seconda accoglienza, per l’integrazione e l’autonomia: il passaggio alla maggiore età può essere critico per chi non ha potuto studiare né imparare un lavoro. I giovani migranti economici - diversamente dai rifugiati - devono avere un contratto per poter avere il permesso di soggiorno. Quattro dunque gli obiettivi di Never Alone: oltre all’accompagnamento all’autonomia, si punta a progetti di affido familiare, alla crescita dei tutori volontari, alla protezione delle minori non accompagnate, enormemente esposte al rischio di sfruttamento. Per il presidente Cariplo, Giuseppe Guzzetti, «un Paese che non investe sui giovani non può svilupparsi. E se non integriamo questi ragazzi con scuola e lavoro lasciamo solo un’alternativa: l’illegalità o il terrorismo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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