lunedì 8 aprile 2019
Nel 90% dei casi i risparmiatori potranno beneficiare di rimborsi forfettari diretti, mentre nel restante 10% dei casi è previsto un "arbitrato semplificato". In arrivo i decreti del Tesoro
Il ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria

Il ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria

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I risparmiatori truffati dalle banche, nel 90% dei casi potranno beneficiare di rimborsi forfettari diretti, mentre nel restante 10% dei casi è previsto il ricorso a un "arbitrato semplificato" da una tipizzazione delle violazioni massive, davanti alla commissione dei nove esperti indipendenti creata ad hoc. È quanto prevede la proposta illustrata oggi dal governo alle associazioni dei consumatori, che di fatto sancisce il via libera alla linea del doppio binario portata avanti dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria, per evitare di incappare in un rifiuto da parte della commissione Ue. Adesso, visto che non ci sono stare opposizioni significative, si attende unicamente i decreti attuativi, che dovranno essere messi a punto dal Tesoro.

Quello di oggi, quindi, «è stato un incontro molto positivo» e si potranno aprire le domande per i rimborsi «ancora prima della fine di maggio». Lo sottolinea il sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci che oggi ha preso parte sia all'incontro politico al quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, il ministro Giovanni Tria e il sottosegretario Alessio Villarosa, sia al successivo tavolo con i rappresentanti dei risparmiatori truffati dalle banche. Gli incontri «diretti sono sempre positivi», il governo «è sempre dalla parte dei cittadini» cercando soluzioni che contemperino le loro esigenze con i vincoli Ue.

Per accedere automaticamente ai rimborsi i risparmiatori truffati dovranno avere un reddito imponibile entro i 35mila euro o un patrimonio mobiliare non superiore a 100mila euro.

Per tutti gli altri si passerà da un controllo arbitrale, che però, si promette, sarà semplificato e abbastanza veloce.

L'indennizzo sarà del 30% per gli azionisti e del 95% per gli obbligazionisti subordinati.

Le associazioni oggi sono state chiamate a votare per alzata di mano, 17 hanno accolto la proposta messa a punto dal ministro dell'Economia, due si sono dette contrarie.

È quanto prevede la proposta presentata oggi dal governo alle associazioni dei consumatori. Per gli altri saranno tipizzati gli investimenti «e saranno analizzati per grandi categorie e non caso per caso» davanti alla commissione ad hoc che sarà costituita al ministero dell'Economia, secondo quanto ha detto il sottosegretario Bitonci.

I rimborsi per i risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie non arriveranno entro il 2019 perché «non ci sono i tempi tecnici». È il timore espresso dai rappresentanti dei risparmiatori al termine dell'incontro a Palazzo Chigi nel corso del quale la maggioranza delle associazioni ha accolto la proposta del governo del doppio canale di rimborso che dovrebbe essere tradotta in norma domani. «La nostra preoccupazione sono i tempi - ha spiegato Letizia Giorgianni, presidente dell'associazione Vittime del Salvabanche - con i vecchi arbitrati i tempi si sono allungati tanto. Il governo non ha quantificato i tempi ma hanno garantito procedura più snella. Domani discuteranno di questa proposta e si andrà a riscrivere la norma primaria».



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