venerdì 20 maggio 2016
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Arresti domiciliari per Angelo Proietti, l’imprenditore edile romano con molti affari in Vaticano: i suoi conti personali presso lo Ior, dove sono stati movimentati almeno una decina di milioni, sono stati individuati grazie a una rogatoria e quindi sequestrati. Una nuova puntata, sottolineano gli inquirenti, della collaborazione giudiziaria sul versante finanziario tra Italia e Santa Sede, avviata di fatto negli ultimi anni con il caso di monsignor Nunzio Scarano e il crack della Divina Provvidenza. Proietti, 61 anni, è accusato di bancarotta fraudolenta aggravata: insieme ad altre quattro persone avrebbe distratto «ingenti somme di denaro» - quantificate in oltre 11 milioni di euro - dal patrimonio di due società a lui riconducibili, provocandone il fallimento.
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