La linea dura dell’Austria preoccupa anche l’Onu. «Abbiamo un obbligo morale e legale nell’aiutare coloro che fuggono dalla guerra, dagli abusi dei diritti umani e dalle persecuzioni» ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite nel suo discorso, ieri al parlamento di Vienna. E proprio a quei parlamentari austriaci che due giorni fa hanno approvato la legge più restrittiva d’Europa sul diritto d’asilo e immigrazione, Ban Ki-moon, esprimendo la sua preoccupazione, ha detto che «politiche e misure del genere mandano un messaggio molto negativo». «Influenzano negativamente gli obblighi degli stati membri – ha aggiunto – e sono allarmato dal rigurgito di xenofobia qui (in Austria, ndr) e altrove». Davanti ai parlamentari austriaci e ai ministri del Paese che domenica scorsa al ballottaggio delle presidenziali ha accordato il 35% delle preferenze al candidato della destra xenofoba Norbert Hofer, Ban ha poi ricordato di essere stato lui stesso un profugo durante la guerra di Corea. «Voglio credere che l’Austria – ha concluso il segretario dell’Onu – continuerà a contribuire agli sforzi dell’Unione europea nel quadro di un approccio cooperativo perchè divisioni ed emarginazione feriscono gli uomini e minano la sicurezza». Intanto anche Medecins sans frontieres è in allarme. Teme che con la chiusura del Brennero, l’Italia si possa trasformare in un grande campo profughi senza controllo. Come è avvenuto a Idomeni, in Grecia, dopo la chiusura della rotta balcanica. «Lì 12mila persone vivono da mesi in maniera indegna al freddo, al caldo e nel fango – ha detto Loris De Filippi, presidente Italia della Ong – Non sappiamo come si risolverà questa situazione e siamo preoccupati anche per l’Italia perchè se ci fosse la chiusura del Brennero potrebbe accadere una cosa del genere anche nel nostro paese». Secondo l’organizzazione medica internazionale, l’unica risposta all’emergenza dei flussi migratori rimane quella dei canali umanitari. «Se non si creano vie legali e sicure – teme De Filippi – ci troveremo in una situazione incredibile». Daniela Fassini © RIPRODUZIONE RISERVATA