sabato 2 febbraio 2019
Agostino è nato prima di raggiungere l’ospedale: un parto in automobile, assistito al telefono, con la vettura accostata a due passi dalla parrocchiale
Foto archivio Ansa

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Tra la neve, un fiocco azzurro s’è posato praticamente sul sagrato di una chiesa, inaspettato ma lietissimo. È successo a Val Brembilla, comune bergamasco a una ventina di chilometri dal capoluogo, dove ieri mattina un bimbo è nato prima di raggiungere l’ospedale: un parto in automobile, assistito al telefono, con la vettura accostata a due passi dalla parrocchiale.

Il parto è avvenuto poco dopo le 7 del mattino, sotto la nevicata che ha imbiancato anche la provincia orobica. All’iniziare delle contrazioni, moglie e marito, entrambi 40enni del posto, si sono messi in viaggio verso il vicino ospedale di San Giovanni Bianco; durante il tragitto, però, i dolori della futura mamma si sono fatti sempre più forti, tanto da indurre il marito – che era alla guida dell’auto – a fermarsi e a chiamare il 118, anche per via del maltempo che rendeva la viabilità della valle più lenta e anche potenzialmente pericolosa.

E lì, nei pressi della chiesa di Brembilla (la "frazione capoluogo" di Val Brembilla), una nuova vita è nata: il novello papà ha seguito attentamente le indicazioni impartitegli da un’operatrice dell’Areu; il parto è così iniziato già prima dell’arrivo dei soccorsi, giunti poi sul posto con un’automedica e un’ambulanza. Agostino, questo il nome del bebè, è venuto alla luce in buone condizioni di salute, senza complicazioni nonostante le condizioni difficili dell’evento. Madre e neonato, accompagnati dal neopapà, sono stati poi portati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per le visite e la degenza-post parto; al nosocomio cittadino, Agostino ha ricevuto anche la visita delle due sorelline.

La notizia del parto sul sagrato è stata accolta con gioia da tutta la comunità di Val Brembilla ed è stata festeggiata sui social anche dall’amministrazione comunale: si tratta infatti della prima nascita avvenuta nel 2019, in un comune di circa tremila abitanti. Un episodio simile a quello di ieri era già capitato nella notte tra l’8 e il 9 gennaio di quest’anno a Torre Boldone, località alle porte di Bergamo: in quel caso una donna, con doglie troppo forti per muoversi da casa, aveva partorito all’interno della propria abitazione guidata dalle indicazioni del personale del 118, dando alla luce il piccolo Alessandro, anch’egli nato in buone condizioni di salute.
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