mercoledì 13 novembre 2019
Seimila tra medici, ricercatori, volontari e piccoli pazienti con le loro famiglie animeranno l'Aula Paolo VI. In dono al Pontefice una stola disegnata dai bambini e due libri sulla vita dell'ospedale
Papa Francesco con dei giovani pazienti del Bambin Gesù nel 2017

Papa Francesco con dei giovani pazienti del Bambin Gesù nel 2017

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Saranno oltre 6 mila i medici, gli infermieri, i ricercatori, i tecnici, i dipendenti, i dirigenti, i volontari, gli specializzandi, i pazienti con le associazioni e le famiglie, che affolleranno l’Aula Paolo VI in Vaticano, sabato 16 novembre, per l’udienza di Papa Francesco con la comunità dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in occasione dei 150 anni dalla fondazione.La Presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc illustrerà al Pontefice il cammino dell’ospedale in questo anno celebrativo e gli auspici per il futuro. Seguirà il discorso del Santo Padre e la consegna di tre doni da parte dei piccoli pazienti.

Lo striscione: "Il futuro è una storia di bambini"

Il primo è una stola sacerdotale decorata con i disegni dei bambini della ludoteca dell’ospedale che si sono ispirati ai temi della Creazione e della salvaguardia del Creato cari a Papa Francesco. Il secondo è il fumetto “Un ospedale per Papa Francesco”, disegnato dal fumettista Roberto Battestini con testi di Alessandro Bottero, che ripercorre la vicenda del Complexe Pédiatrique di Bangui, ristrutturato e ampliato dopo la visita di Bergoglio, in occasione dell’apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia nel novembre 2015. L’ultimo dono è il libro fotografico “Vite che aiutano la vita”: 130 fotografie di Daniele Garofani, accompagnate da testi dello scrittore Daniele Mencarelli, danno testimonianza di tutte le figure professionali del Bambino Gesù che ogni giorno scendono in campo per svolgere al meglio la comune missione di accogliere e curare i bambini provati dalla malattia. Ad accogliere papa Francesco uno striscione con lo slogan per i 150 anni dell’ospedale: “Il futuro è una storia di bambini”. Sul palco, accanto al Pontefice, 60 bambini indosseranno la maglietta della campagna sociale "Ogni storia merita un lieto fine" lanciata nei mesi scorsi dall’ospedale per raccontare la storia di Carmelo e dei bambini come lui che hanno combattuto e vinto contro “il mostro di Hodgkin” e contro tutte le malattie. Prima dell'udienza si terrà l’esibizione canora dell’Orchestra inclusiva "Euterpe" composta da persone con disabilità, terapisti e volontari che suonano a livello amatoriale. Il direttore dell’orchestra, il maestro Tommaso Liuzzi, è anche ricercatore presso la Neuroriabilitazione della sede di Palidoro dell’ospedale dove si occupa di progetti di musicoterapia per bambini affetti da paralisi cerebrale infantile.


Per Francesco il sorriso di 200 bimbi, anche stranieri

Il primo sorriso per Papa Francesco sarà quello dei 200 bambini con i genitori, in cura al Bambino Gesù, che troverà davanti al palco dell’Aula Paolo VI. Fra loro anche bambini stranieri provenienti dalle “periferie del mondo” dove sono attivi gli interventi di cooperazione internazionale dell’ospedale e una rappresentanza di pazienti in cura presso il Centro cardiologico pediatrico mediterraneo di Taormina, con cui il Bambino Gesù collabora da anni. Un secolo e mezzo dopo l’accoglienza delle prime 4 piccole pazienti in due stanze di via delle Zoccolette, il Bambino Gesù è una realtà di ricerca e cura con 607 posti letto, distribuiti su 4 sedi, e un personale di oltre 3mila tra dipendenti e collaboratori. In questo anno speciale, aperto il 19 marzo dalla visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’incontro con Papa Francesco segna un’altra tappa del cammino che unisce ogni Pontefice con il “suo ospedale” dal 1924, anno in cui fu affidato a Pio XI dalla famiglia Salviati.


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