sabato 27 ottobre 2012
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«Mi riconosco nel documento "Verso la Terza Repubblica"». Quella di Emanuela Baio, senatrice di Alleanza per l’Italia, è una promozione piena del documento sottoscritto da Montezemolo con vari esponenti e intellettuali laici e cattolici. E una bocciatura, al confronto, della carta d’intenti del centrosinistra.Il documento è sottoscritto anche da molti cattolici che erano a Todi.Con Todi e mi ritrovo in pieno. Questo nuovo documento, ora, è un altro passo avanti nel dialogo con altre culture. Non serve un partito cattolico, sono d’accordo, perché la storia non torna indietro. Ma serve una ventata nuova, a cui i cattolici debbono contribuire. E vedere persone perbene che hanno scelto di spendersi per il bene comune è motivo di conforto di fronte alle scene di immoralità che registriamo con sgomento noi che operiamo nelle istituzioni.Ma questa legge elettorale non aiuta a selezionare nuova classe dirigente.Indubbiamente. Le confesso che mi sento offesa dal metodo con cui sono stata selezionata per la mia elezione a parlamentare. È necessario ridare alla gente la possibilità di scelta.Todi e questo nuovo documento bocciano i partiti sulla scena.Avevano accettato Monti pensando che con lui cambiasse tutto per non cambiare niente. Invece davvero ora niente sarà più come prima. Il governo rischia di dover intervenire anche sula legge elettorale che i partiti sono incapaci di cambiare.Dai due documenti viene fuori anche un sostegno pieno all’agenda Monti.E io lo condivido pienamente, peccato che invece, non ve ne fosse traccia nella carta d’intenti del centrosinistra, come ha sottolineato Bruno Tabacci.Lei guarda con più interesse a questi processi in atto nell’area moderata?Considero il Partito popolare europeo la mia casa. I partiti attuali non sopravviveranno, se da questo processo nascerà un nuovo soggetto ispirato a quei valori io sarei certamente interessata. E con me tanti attualmente collocati nel centrosinistra
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