lunedì 2 novembre 2015
Denunciano i boss dopo 20 anni di vessazioni e silenzi. Grazie a 36 commercianti e imprenditori scoperto un gruppo di estorsori a Bagheria: 22 arresti.
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'ndrangheta, nuovo attentato al Goel Bio
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​Sono 22 i provvedimenti cautelari nei confronti di capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria, accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona e danneggiamento a seguito di incendio. Ad eseguirli da questa mattina i carabinieri del comando provinciale di Palermo. Le indagini hanno evidenziato la soffocante pressione estorsiva esercitata dai boss che, dal 2003 al 2013, si sono succeduti ai vertici del sodalizio mafioso. Cinquanta le estorsioni scoperte grazie alla dettagliata ricostruzione fornita da 36 imprenditori locali che hanno trovato il coraggio di ribellarsi al giogo del pizzo.
Lo scenario delle imposizioni si presenta estremamente ricco e variegato: anche se il clan prediligeva il settore dell'edilizia, ogni realtà locale doveva versare la sua quota. Dai negozi di mobili e di abbigliamento, alle attività all'ingrosso di frutta e di pesce, ai bar, alle sale giochi, ai centri scommesse.
I particolari dell'operazione verranno resi noti nel corso di conferenza stampa che si terrà questa mattina alle ore 11 presso la Palazzina M della Procura della Repubblica di Palermo. 
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