sabato 2 luglio 2016
Parte la prima edizione della festa che la Sicilia dedica al nostro quotidiano. Personalità laiche e della Chiesa illustrano le 14 opere di Misericordia, tra spettacolo, cultura, preghiera, musica e sport.
IL PROGRAMMA
Una comunità in festa: Avvenire a Terrasini
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Ogni mattina vescovi e cardinali trattano di un’opera di misericordia spirituale, ogni sera giornalisti, scrittori, uomini e donne di cultura e di spettacolo – i laici – rispondono testimoniando su opere di misericordia corporale: da oggi al 10 luglio a Terrasini (Palermo) la manifestazione "Avvenire per... passione! – Festa" alternerà senza sosta eventi di cultura e di riflessione, di preghiera e di musica o sport, coinvolgendo la cittadinanza in un vero e proprio festival di respiro nazionale. Promossa dall’Associazione culturale "Così per... passione!" in sinergia con il nostro quotidiano e l’ufficio Comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Monreale, la "festa" siciliana di Avvenire si presenta come un’occasione davvero speciale per incontrare i massimi esperti a livello internazionale delle tematiche affrontate, nonché per confrontarsi sull’attualità seguendo il leitmotiv dell’anno della Misericordia indetto da papa Francesco. «Misericordia è una parola che è seme e insieme sfida – spiega Ino Cardinale, direttore artistico, ideatore della manifestazione –: attraverso l’informazione, la cultura, i momenti di riflessione e di preghiera in programma, sarà possibile per tutti raccontare e raccontarsi, coinvolgere ed essere coinvolti, nella più grande e rivoluzionaria proposta spirituale e sociale che scaturisce dalla misericordia come fatto concreto». Gli interventi e le catechesi saranno affidate a importanti personalità della Chiesa, dell’informazione, dell’accademia, del cinema, dello spettacolo e della società civile che, soffermandosi sull’attualità del messaggio delle 14 opere di misericordia, guideranno i partecipanti a intraprendere in modo originale «il cammino lungo il quale il nostro popolo generoso e accogliente ritrova la sua identità – conclude Ino Cardinale –. Nel delicato momento attuale è necessario riscoprire l’autentico valore della misericordia nelle sue molteplici accezioni, prima tra tutte quella solidale». Una necessità non calata dall’alto, ma cresciuta dal basso, perché la Festa di Terrasini – che è itinerante e coinvolge in varie iniziative anche Cinisi, Palermo e Monreale – è ideata, sostenuta e organizzata dal popolo cristiano che abita e anima la comunità. «È la prima volta che la diocesi di Monreale, ma la Sicilia tutta, grazie a un’associazione culturale molto attiva, fa rete con le parrocchie e alcuni enti pubblici come il Gal, per dibattere con profondità dei temi più attuali e formare un’opinione pubblica ispirata al pensiero cristiano», commenta Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale. «È un’iniziativa importante, che contribuisce a riflettere sui valori attraverso i contenuti e le firme del quotidiano dei cattolici italiani: Avvenire è punto di riferimento e guida, e in questa settimana di festa verrà distribuito in alberghi, associazioni, esercizi commerciali, parrocchie. Significativa a tal riguardo la presenza del direttore Tarquinio». La "staffetta" tra personalità della Chiesa e laici partirà oggi proprio con la prima delle opere di misericordia, "Ammonire i peccatori" trattata al mattino dall’arcivescovo Pennisi, e la sera con Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, che parlerà di "Visitare i carcerati" (il calendario completo a lato). «Ammonire i peccatori è tema attuale – afferma Pennisi –: in epoca di relativismo e nichilismo, occorre distinguere il bene dal male e proporre valori morali. Tutti i testimoni laici sono di grandissimo spessore, ad esempio Margherita Coletta, moglie del brigadiere dei Carabinieri Giuseppe Coletta, ucciso a Nasiriyah, con la sua associazione porta aiuti nel mondo, o Biagio Conte, fondatore di "Missione Speranza e Carità", che accoglie centinaia di poveri e immigrati, o ancora Ernesto Olivero del Sermig... grandi storie di carità che Avvenire conosce bene, persone che della misericordia non parlano, ma la esercitano tutti i giorni». A tirare le fila della kermesse, il 10 luglio, sarà Marco Tarquinio, direttore del nostro giornale, che ha accolto con entusiasmo la proposta di Terrasini: «Con questa festa, Avvenire si avvia a celebrare il suo primo mezzo secolo di vita – sottolinea Tarquinio –, ed è bello che ciò avvenga con incontri faccia a faccia con la gente. Finalmente anche al Sud, in quel cuore speciale del Sud che è la Sicilia, come già avveniva in tante altre città d’Italia, il nostro giornale ora ha la sua festa, che accompagnerà una stagione intensa, complicata ma anche promettente nella vita del quotidiano nazionale di ispirazione cattolica».
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