lunedì 17 novembre 2014
​L'esondazione del Seveso ha messo in difficoltà la redazione. Dalle 21.30 fino alle 16.25 di oggi il palazzo è rimasto senza elettricità. Stiamo ripartendo in una situazione precaria. Chiediamo scusa ai lettori per i disagi.
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Domani l'edizione cartacea di Avvenire sará regolarmente in edicola anche se con foliazione ridotta. Il sito www.avvenire.it è rimasto disattivato da sabato sera alle 21.30 fino alle 16.25 di oggi. Sono le pesanti conseguenze dei danni subiti dal nostro giornale a causa dell'alluvione che si è abbattuta sulla città di Milano a partire dal pomeriggio di sabato, e che ha colpito soprattutto la zona in cui è situata la redazione. In particolare, rilevanti danni sono stati causati alla struttura della sede di piazza Carbonari: la centrale elettrica, totalmente compromessa, gli archivi, gli automezzi aziendali e le dotazioni d'ufficio. Per consentire la lavorazione del giornale, nella giornata di oggi si è dovuto fare ricorso all'utilizzo di un gruppo elettrogeno esterno appositamente procurato per affrontare la perdurante emergenza. Solidarietà del presidente e del segretario generale della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco e monsignor Nunzio Galantino, è stata portata alla redazione milanese da un delegazione composta dal sottosegretario della Cei, don Domenico Pompili, dell'economo, don Rocco Pennacchio, e dall'amministratore della società Inpac Spa, Massimo Porfiri. Un’affettuosa manifestazione di sostegno è giunta anche dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, e dal presidente del Cda di Avvenire, monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano.Nel pomeriggio è giunta al direttore anche una telefonata di solidarietà del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Un sopralluogo alla sede di Avvenire era stato compiuto in mattinata dall’assessore comunale alla Protezione Civile Marco Granelli, mentre nella giornata di domenica si era recato in visita Stefano Bolognini, assessore provinciale alla Sicurezza e alla protezione civile, per rendersi conto della situazione. Inoltre, anche il vicepresidente del Consiglio comunale di Milano, Andrea Fanzago, e la parlamentare Paola Binetti hanno espresso la loro solidarietà ad Avvenire.

Via Oldofredi (sopra) e Piazza Carbonari, sotto le finestre della sede di Avvenire 

 

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