lunedì 10 gennaio 2022
Nuovo atto vandalico al presidio della legalità fondato dal prete ucciso dalla mafia nel quartiere Brancaccio. Lanciato un masso contro il polo antiviolenza. Il presidente Artale: andiamo avanti
A Palermo il Centro Padre Nostro fondato da padre Pino Puglisi

A Palermo il Centro Padre Nostro fondato da padre Pino Puglisi - Avvenire

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Don Pino Puglisi continua a far paura alla malavita. Lo testimonia il nuovo raid vandalico nei locali del Centro antiviolenza che si trova a pochi passi dal Centro Padre Nostro, fondato dal prete beato, ucciso dalla mafia nel quartiere Brancaccio a Palermo. Con un masso è stato sfondato il vetro della porta che si affaccia in un cortile dove da più di 7 anni viene allestito il presepio. Il presidente del Centro, Maurizio Artale, ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. «Un brutto segnale – commenta – che non farà intimorire le centinaia di volontari, operatori e soci che animano da 28 anni questo presidio di legalità; un gesto che sa di sfida e che vuole dimostrare che quando vogliono, agiscono in maniera indisturbata, complici la solita indifferenza o omertà di chi sente, vede e non parla».


Il Centro è stato più volte al centro di atti intimidatori e blitz anonimi che hanno riguardato anche i luoghi legati alla memoria di don Puglisi custoditi dal Centro. Solidarietà e vicinanza sono state espresse dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, dal sindaco Leoluca Orlando, da parlamentari ed esponenti politici. «Manterremo lo stesso atteggiamento che ci ha insegnato il beato Puglisi – conclude Artale – per essere esempio solido e concreto di quanti cercano la strada per la legalità, la giustizia e la conversione di vita».

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