sabato 2 ottobre 2010
La venticinquenne scomparsa il 9 settembre, nell' alluvione, portata via dal fango del torrente Dragone, è stata restituita effettivamente dalle acque delle isole Eolie, dove fra Lipari e Panarea era stato ritrovato un cadavere.
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È stato il papà a confermarlo, davanti a un corpo irriconoscibile, dopo quel lungo viaggio in mare, dalla Costiera amalfitana alla Sicilia: «Sì, è Francesca». Erano i suoi vestiti. La venticinquenne scomparsa il 9 settembre, nell' alluvione di Atrani, portata via dal fango del torrente Dragone, è stata restituita effettivamente dalle acque delle isole Eolie, dove fra Lipari e Panarea era stato ritrovato un cadavere.  «L'ho riconosciuta prevalentemente dai vestiti, gli stessi che indossava quel giorno», ha detto Raffaele Mansi. Ieri mattina presto ha raggiunto l'obitorio del cimitero di Lipari, per il riconoscimento ufficiale. L'atto più doloroso di una tragedia che ha sconvolto la sua famiglia, ma anche la comunità della Costiera amalfitana. Le affannose ricerche  di questi giorni, con un impiego notevole di uomini e mezzi,  sono terminate. Era sparita nel bar La risacca, dove lavorava, portata via da quel fiume violento, sotto gli occhi del titolare, che era riuscito ad aggrapparsi invece a un lampadario. Raffaele Mansi ora è certo che la figlia avrà una degna sepoltura: «Almeno potrò piangerla», aveva detto, quando tutti gli indizi già portavano a dire che era lei. La salma dovrebbe rientrare a Minori già nella giornata di oggi. Il pm Ernesto Sassano disporrà solo un esame esterno del cadavere visto che le cause della morte appaiono chiare, poi restituirà la salma ai familiari. Intanto, il sindaco di Minori (Salerno), cittadina della costiera dove la ragazza era nata e dove risiede la  famiglia Mansi, assieme ai colleghi dei comuni costieri si prepara per dare l' ultimo saluto a Francesca. II  primo cittadino di Atrani, Nicola Carrano, visibilmente  commosso, ha anticipato che nella prossima riunione del  Consiglio comunale, proporrà di intitolare Largo Marinella, la  piazzetta davanti alla spiaggia, a quella giovane «che aveva  sempre il sorriso sulle labbra, e lasciava trasparire  la sua  grande voglia di vivere».
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