giovedì 30 agosto 2012
Ennesimo episodio di intimidazione ai danni del centro di accoglienza fondato nel quartiere Brancaccio da don Pino Puglisi. Una mano ignota ha cosparso di cocci di bottiglia il capo di calcetto in costruzione e che avrebbe dovuto essere inaugurato il 10 settembre. Ieri c'era stato un tentativo di intrusione.
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​Nuovo atto di vandalismo al centro di accoglienza "Padre Nostro", fondato nel quartiere di Brancaccio a Palermo da don Pino Puglisi, il parroco ucciso dalla mafia nel 1993 e proclamato beato dalla Chiesa. Il campo di calcetto 3P (le tre P iniziali di padre Pino Puglisi), ancora in costruzione in via Salvatore Cappello, è stato cosparso di cocci di bottiglia. A scoprirlo stamattina sono stati gli operai che stanno completando la pavimentazione del campo, la cui inaugurazione prevista per il 10 settembre prossimo, durante le manifestazioni per l'anniversario dell'omicidio del sacerdote. Ieri al centro “Padre Nostro” c'era stato un tentativo di intrusione e nei giorni scorsi era stato denunciato l'ennesimo furto. «Continuano a non esserci parole per commentare», ha detto Maurizio Artale, presidente del centro, che non ha nascosto la sua esasperazione anche perchè non sono stati finora individuati i colpevoli di nessuna delle molte intimidazioni subite dalla struttura che continua nel quartiere di Brancaccio l'opera di don Puglisi. Artale, dopo il nuovo furto dei giorni scorsi, quando erano stati smontati dai ladri alcuni degli infissi esterni del centro, ha adottato con amara ironia l'espressione «i soliti ignoti» per riferirsi ai ladri e agli autori dei gesti di teppismo contro il centro. E come nei sequel dei film, Artale chiama «i soliti ignoti tre», l'episodio dei vetri sparpagliati nel campo di calcetto.

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