venerdì 24 settembre 2021
Ingresso libero ma il ricavato dalla vendita delle opere andrà in beneficenza alla comunità “Casa di Carta”
van Gogh e l'albero della vita

van Gogh e l'albero della vita - Copyright di Alessio Cervelli

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“L’arte e la follia” è il tema della mostra di Alessio Cervelli, con la partecipazione di Valerio de Cristofaro, che si terrà domenica 26 settembre nel quartiere romano di Trastevere, in via Natale del Grande 21.

Alessio Cervelli è un parrucchiere con la passione per la pittura, mentre Valerio de Cristofaro un artista che espone alla Sconci Gallery di Dubai. Tra di loro, un’amicizia che parte da lontano: «Ci siamo conosciuti da bambini, al mare», ci dice Cervelli. «Mentre gli altri andavano in spiaggia noi stavamo a casa a giocare con la china».

Sono due gli aspetti peculiari dell’arte di Cervelli: il primo è lo stile materico, ossia il ruolo attributo allo spessore fisico del colore, che consente al quadro di passare da due a tre dimensioni. La seconda caratteristica è l’uso di luci led dietro la tela che una volta accese fanno emergere particolari nuovi, ma non solo: lo stesso cielo, illuminato o meno, comunica qualcosa di diverso. «Non ho trovato nessun altro a farlo».

Una giornata al mare (non illuminato)

Una giornata al mare (non illuminato) - Copyright di Alessio Cervelli

Cervelli, studi da ingegnere, lascia tutto per lavorare come parrucchiere nel negozio di famiglia a Roma. In passato ha collaborato anche con John Santilli, maestro del settore a livello internazionale. Non passa molto tempo prima che la passione per la pittura torni però a tormentarlo. «Quello che mi emoziona lo riporto. La mia è un’arte emotiva», ci dice l’autore. Da questa visione nasce anche il titolo della mostra: «La bellezza sta nel momento di follia che porta al tocco artistico, all’emozione. Nel mio caso, con follia non si intende la malattia mentale, ma quell’attimo in cui la logica si perde. Nei miei quadri ci sono dei passaggi che non saprei rifare, arrivano in questi momenti di irrazionalità, magari alle quattro del mattino, dopo ore passate a dipingere». In un’opera troviamo Vincent van Gogh in croce su un pennello: «Il messaggio è che l’artista si deve immolare per la sua opera». Ma altrove sono raffigurate anche scene di vita quotidiana, nature morte, ritratti.

Notte d'estate (illuminato con luce led)

Notte d'estate (illuminato con luce led) - Copyright di Alessio Cervelli

L’ingresso è libero ma quanto ricavato dalla vendita delle opere andrà alla Casa di Carta, comunità alloggio per persone disabili a San Cesareo, alle porte di Roma: «Lavoriamo per il “dopo di noi” (cioè per quando le persone con disabilità non avranno più familiari in grado di occuparsi di loro, ndr)», ci dice Ylenia Gumina, una delle due fondatrici insieme a Claudia Nardone. «Gli ospiti sono persone con ritardi cognitivi medio-gravi. Mettiamo insieme il gruppo e cerchiamo di costruire una famiglia». Ylenia e Claudia, educatrici professionali, per dar vita al progetto hanno stipulato un mutuo ventennale. L’obiettivo è realizzare la loro idea di comunità, basata per l'appunto sul concetto di famiglia. «Abbiamo acquistato 8mila metri quadri di terreno su cui vogliamo creare attività per ragazzi anche di tipo lavorativo, per esempio una piccola azienda agricola. Ovviamente ci vogliono i soldi», sospira Ylenia. Arte e beneficenza, quindi: per chi volesse rinfrancare l'anima con entrambe, appuntamento domenica 26 (ore 11-13, 14-20, 21-24), a Roma.

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