martedì 27 aprile 2010
Era stato arrestato ieri notte dalla Polizia. «Giovanni uomo di pace», così, scandito più volte, è stato salutato il trasferimento del capoclan 70enne dalla Questura verso il carcere da decine e decine di persone, parenti e conoscenti.
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«Giovanni uomo di pace», così, scandito più volte, è stato salutato il trasferimento del boss Giovanni Tegano dalla Questura verso il carcere da decine e decine di persone, parenti e conoscenti del boss arrestato ieri sera, che lo hanno applaudito a lungo mentre veniva portato via sotto scorta dalla questura di Reggio Calabria. Non si sono comunque registrati problemi di ordine pubblico e subito dopo il trasferimento l'assemblamento di persone dinanzi alla Questura si è autosciolto. Giovanni Tegano indossava un vestito di velluto verde e una camicia quadrettata. Agli indirizzi di saluto dei parenti ha risposto alzando la mano e con molta calma si è diretto verso l'autovettura che lo attendeva accompagnato da due agenti della sezione catturandi completamente mimetizzati. Il boss, 70 anni, è stato arrestato ieri notte dalla Polizia ed è inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi del ministero dell'Interno. Gli uomini della squadra mobile lo hanno sorpreso intorno alle 22 nella zona pedemontana di Reggio Calabria. Tegano, la cui famiglia è storicamente legata ai De Stefano, era ricercato dal 1993 per omicidi, associazione mafiosa e altri reati.Deve scontare la pena dell'ergastolo. Dal 1995 le ricerche erano state diramate anche in campo internazionale, per l'arresto ai fini estradizionali.
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