venerdì 8 novembre 2019
La 12enne aveva registrato le conversazioni e lo aveva denunciato al vescovo Spinillo. Don Michele Mottola, allontanato dalla sua parrocchia, è finito oggi in manette
Abusi su una bambina, arrestato ex parroco nel Casertano
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La Polizia di Stato ha arrestato su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord don Michele Mottola, 60 anni, ex parroco della parrocchia di Trentola Ducenta, per abusi su una minore di 12 anni che frequentava la chiesa. Era stata la diocesi di Aversa a inviare la prima segnalazione alla Procura guidata da Francesco Greco sui presunti abusi commessi dal prete, che nel maggio scorso era stato sospeso dal servizio. Della vicenda se n'era occupata domenica scorsa anche la trasmissione "Le Iene".

La misura cautelare in carcere è scattata questa mattina; la Procura si è avvalsa di registrazioni audio, messaggi e testimonianze.

Tutto inizia nel maggio scorso quando la bambina, 11 anni, che frequentava assiduamente la parrocchia, si presenta insieme ai genitori in Curia con delle registrazioni audio che la stessa vittima aveva fatto con il cellulare. Dalle registrazioni si sentiva il prete chiedere alla bambina dei baci. Non solo, ci sono anche messaggi e anche un diario scritto dalla minore. Elementi che portano immediatamente nel maggio scorso il vescovo Spinillo a sospendere don Mottola e al divieto di celebrare pubblicamente messa e a qualsiasi contatto con i fedeli.

Nello stesso momento, il presule invita i genitori della bambina ad andare a denunciare quanto accaduto. Così mentre la Diocesi di Aversa ha già aperto un procedimento canonico contro il sacerdote, la Procura di Napoli Nord, dopo la denuncia in Commissariato ad Aversa dei genitori della bambina, avvia le indagini. Vengono raccolti tutti gli elementi, come le registrazioni audio, le testimonianze di alcuni fedeli, la testimonianza di una catechista che fu la prima a raccogliere le confidenze della bambina, fino ai messaggi inviati dal prete alla vittima. La stessa bambina viene ascoltata più volte in modalità protetta e in presenza di psicologi. Tra i tanti messaggi raccolti, anche quello in cui il sacerdote scrive "non dovevi raccontare tutto. Ora penseranno male di noi". Ma anche un diario in cui la bambina annota le sue perplessità su quanto le sta accadendo.

Sessant'anni, da quaranta sacerdote, don Mottola ha diretto nel corso degli anni diverse parrocchie sia nel Casertano che nel Napoletano. La notizia arriva alla ribalta nazionale la scorsa settimana quando i genitori durante la trasmissione televisiva Le Jene fanno ascoltare gli audio registrati dalla bambina e raccontano quanto accaduto.

*** aggiornamento dell'11 novembre 2019

L'ex parroco ha confessato la sua colpevolezza: "Mi assumo tutte le responsabilità. Sono colpevole di tutte le accuse che mi vengono contestate. È tutto vero". Il legale di Michele Mottola, Antimo D'Alterio, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Secondigliano dal gip Santoro. Il sacerdote ha aggiunto: "Chiedo scusa alla famiglia della bambina. Spero riescano a perdonarmi. Ho intrapreso un percorso spirituale. Mi affido alla giustizia divina e terrena. Sono colpevole". Il legale del sacerdote ha in sede di interrogatorio
chiesto i domiciliari ritenendo non sussistano elementi per la detenzione carceraria.





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