mercoledì 23 novembre 2016
Appello delle associazioni che raccolgono l'invito del pd Basso a votare con M5S.
Le associazioni: «Azzardo, approvate subito l'emendamento anti spot»
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«Approvate l’emendamento contro la pubblicità dell’azzardo». Le associazioni che contrastano 'azzardopoli' si associano all’appello del deputato Pd, Lorenzo Basso, coordinatore dell’intergruppo parlamentare sui temi dell’azzardo, per il sostegno all’emendamento del M5S alla Legge di bilancio, finalizzato al divieto totale della pubblicità su qualunque modalità di 'gioco'. Posizione che conferma uno dei quattro «impegni inderogabili» del manifesto che le stesse associazioni, ospitate da Avvenire, avevano elaborato il 2 aprile 2015 e inviato a Governo e Parlamento. Ora i destinatari dell’appello sono ancora i parlamentari «a prescindere dal colore politico», come ha scritto Basso e come sostengono anche le associazioni. Così la Consulta Nazionale Antiusura e il Cartello 'Insieme contro l’Azzardo' auspicano «che il mondo politico e istituzionale sia unito e compatto in merito alla proposta di emendamento finalizzato al divieto totale di pubblicità del gioco d’azzardo » e lo fanno ricordando proprio il manifesto del 2015 'Fermiamo l’azzardo. L’appello in 4 mosse'. «Il tema del divieto della pubblicità dell’azzardo è un argomento che ruota intorno ai diritti inviolabili della persona – afferma l’avvocato Attilio Simeone –. I suoi risvolti sulla salute pubblica sono evidenti, oltre un milione di italiani sono affetti dalla dipendenza con riflessi negativi sulla economia domestica per oltre sei milioni di persone. La pubblicità dell’azzardo ha giocato un ruolo fondamentale nell’espansione indiscriminata».

«È giunto il momento – sottolinea monsignor Alberto D’Urso – perciò di assumere posizioni al di sopra della singola appartenenza politica. C’è in 'gioco' la dignità delle persone e della vita economica del nostro Paese». Di «obiettivo fondamentale per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro il gioco d’azzardo patologico », parla 'Mettiamoci in gioco', la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, concordando «sul fatto che vadano sostenute tutte le ipotesi legislative che si propongono questa finalità, a prescindere dal colore politico di coloro che le hanno promosse». Sostegno, dunque, all’emendamento M5S ma anche alle proposte del medesimo contenuto presentate dal Pd e da altre forze politiche.

«Ora che si è a un passo dal raggiungimento di uno scopo condiviso da tanti politici, esponenti delle istituzioni e della società civile, semplici cittadini – è l’invito della Campagna – , non sarebbe comprensibile una divisione motivata solo da ragioni di casacca». Analogo il commento e l’impegno del Movimento SlotMob a sostegno dell’appello di Basso. «Il divieto della pubblicità – dell’azzardo – si legge –, oltre ad essere ovvio e comprensibile per coloro che hanno a cuore il bene comune, si rivela uno strumento importante per tutelare la libertà di informazione. E invece siamo costretti ad assistere allo scandalo dell’accordo tra la Federazione italiana gioco calcio e Intralot, multinazionale dell’azzardo, in base a presunti 'valori condivisi', come dichiarano in modo imbarazzante i vertici della federazione calcistica in linea con gli accordi già stipulati tra Coni e Lottomatica». Dunque, conclude il Movimento, «invitiamo tutti i parlamentari, animati da retta coscienza e onore, a disobbedire agli ordini di scuderia e a votare compatti per introdurre il divieto assoluto della pubblicità dell’azzardo. Non avete scuse».

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