lunedì 7 agosto 2017
A Tivoli trovati in casa carbonizzati i corpi di una novantenne e della figlia. In Sicilia 15 persone accusate di truffa ai danni dello Stato e, alcune di loro, di incendio doloso
Un Canadair in azione (Ansa)

Un Canadair in azione (Ansa)

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Bilancio pesante per un'altra giornata di roghi, con 3 persone morte: due a Tivoli, nei pressi di Roma, e uno nel Napoletano, un uomo di 84 anni rimasto ustionato domenica in un podere agricolo nei pressi di Acerra e spirato oggi in una clinica.

Madre e figlia morte in casa a Tivoli

I corpi senza vita di due persone sono stati trovati dai vigili del fuoco in una piccola costruzione su un terreno interessato da un vasto incendio, in via della Crocetta nei pressi di Tivoli in provincia di Roma. Lo rendono noto i vigili del fuoco impegnati sul posto con diverse squadre e un Canadair. Le vittime sono Ines Scrocca, 92 anni, e la figlia Rosanna Schianchi, 67 anni. Tratto in salvo un uomo in stato confusionale. La casa dove sono stati trovati i cadaveri si trova tra gli alberi in una zona interessata da un vasto incendio di sterpaglie. La polizia sta indagando sull'episodio anche per accertare l'esatta causa dei decessi.

A Ragusa pompieri volontari appiccavano incendi

Appiccavano incendi per simulare richieste di soccorso e percepire denaro dallo Stato. È quanto scoperto dalla polizia di Ragusa che ha individuato un gruppo criminale composto da 15 volontari dei vigili del fuoco del distaccamento di Santa Croce Camerina. I "pompieri" guadagnavano 10 euro circa per ogni ora in caso di emergenze.

I poliziotti della squadra mobile ragusana hanno arrestato il capo del gruppo, D.D.V., 42 anni, di Vittoria, che, durante il turno come volontario, si assentava, con la complicità dei colleghi, per andare con il suo furgoncino ad appiccare incendi per poi uscire con l'autobotte a spegnere le fiamme e percepire così le indennità. Il Gip ha disposto per lui i domiciliari.

Tutti i 15 "volontari", provenienti dalla provincia di Ragusa, sono indagati per truffa ai danni dello Stato e una parte di essi per incendio doloso. Le indagini hanno avuto avvio grazie alla segnalazione del comando provinciale dei vigili del fuoco di Ragusa, che aveva notato delle anomalie sul numero di interventi effettuati da una squadra rispetto alle altre.

Oltre mille gli interventi contro il fuoco

Alle 18 di oggi erano 1.090 gli interventi delle squadre dei vigili del fuoco contro gli incendi che hanno interessato diverse regioni. Il maggior numero di roghi si è verificato in Sicilia, dove sono stati effettuati 299 interventi: interessate le province di Enna, soprattutto nel comune di Piazza Armerina dove sono state evacuate alcune abitazioni, di Agrigento, Palermo e Messina. Nel Lazio sono stati 152 gli interventi, con gli incendi più importanti in provincia di Frosinone e di Roma. Criticità anche in Calabria, dove i vigili del fuoco sono intervenuti su 118 roghi in particolare nelle province di Reggio Calabria e Cosenza. Nella triste classifica seguono la Puglia, con 116 interventi, e la Campania con 91.

Numerosi gli incendi, in particolare, nei pressi di Roma. Due roghi sono divampati lungo la via Pontina creando problemi al traffico: uno all'altezza del campo nomadi e l'altro all'altezza di via di Trigoria, dove lo svincolo è stato chiuso per l'intenso fumo e per permettere le operazioni di spegnimento ai vigili del fuoco intervenuti con tre squadre e una autobotte. Tra i molti incendi sviluppatesi nella capitale, anche uno nel quartiere Africano.

Triste record: l'Italia prima in Europa per roghi

Con 371 roghi, l'Italia, nell'estate 2017, è il primo Paese in Europa per numero di incendi boschivi, e con 72.039 ettari andati in fumo è seconda solo al Portogallo (115.323 ettari) per estensione bruciata. Emerge da una mappa aggiornata al 27 luglio, del Centro di coordinamento per la risposta all'emergenza della Commissione europea. In Spagna gli incendi sono stati 43, per 19.666 ettari inceneriti, mentre in Francia 22 per 9.585 ettari bruciati.

E gli ultimi aggiornamenti non fanno che descrivere un'emergenza in aumento (una nuova mappa del 4 agosto fa salire gli ettari bruciati in Portogallo a 139.183 e quelli in Italia a 82.649). Negli ultimi tre mesi sono 217mila gli ettari di bosco bruciati in Europa.

Secondo uno studio del Joint research center (Jrc) europeo, circa l'85% delle aree che finiscono in fumo nell'Ue si trova nei cinque Paesi della fascia mediterranea: Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna. Tra il 1980 e il 2015, la media delle aree bruciate è stata di 447.807 ettari l'anno, per un totale di oltre 16 milioni di ettari nei 35 anni.

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