lunedì 15 aprile 2019
Ai domiciliari è finito il primo cittadino di Cimbergo, Gian Bettino Polonioli. In totale le persone iscritte nel registro degli indagati sono 27
Una panoramica di Cimbergo (Luca Giarelli)

Una panoramica di Cimbergo (Luca Giarelli)

COMMENTA E CONDIVIDI

Con l'accusa di turbata libertà degli incanti, è stato arrestato il sindaco di Cimbergo, nel Bresciano, Gian Bettino Polonioli, eletto nel 2014 con una lista civica, che si trova ora ai domiciliari. Raggiunti da ordinanza di custodia cautelare anche un consigliere comunale, la responsabile dell'ufficio tecnico e due imprenditori locali. Le indagini condotte dai Carabinieri avrebbero rilevato gravi irregolarità nella gestione delle gare di appalto e dell'assegnazione dei lavori di tre distinte opere pubbliche, nonché evidenziato manipolazioni ad hoc delle operazioni legate alla gestione delle offerte per l'attuazione dei cantieri, al fine di favorire ditte amiche e compiacenti. In totale le persone iscritte nel registro degli indagati sono 27.

Dei tre appalti pubblici incriminati, uno è inerente la riqualificazione energetica dell'edificio comunale e due alla messa in sicurezza - connessa al disastro idrogeologico - del torrente Varecola Figna, per un importo complessivo di circa un milione e mezzo di euro. Sotto la lente degli investigatori e della magistratura bresciana sono finite le aggiudicazioni dei lavori con ribassi irrisori, l'anomala e immediata saturazione dei posti dopo la pubblicazione dei bandi, senza di fatto dare la possibilità ad altre aziende di avanzare la loro candidatura alla procedura di appalto, oltre alla presentazione da parte delle ditte ritenute compiacenti di offerte inadeguate o irregolari con il fine - secondo gli investigatori - di farsi escludere dall'iter a vantaggio dell'imprenditore cui erano stati riservati i lavori.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI