giovedì 1 settembre 2016
Un contratto stipulato dopo l'inaugurazione del restauro.La fragile storia del paese che fu di Giovanni D'Alessandro
I misteri della scuola di Amatrice
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Chiaro e tondo: «Le parole del vescovo sono condivisibili, certamente. Ha detto che non è Dio ad averci abbandonato, ma che queste sono conseguenze del comportamento umano», spiega il capo della Procura di Rieti, Giuseppe Saieva. L’inchiesta sui crolli dopo il terremoto di mercoledì va avanti e «parlare di indagati  al momento mi pare prematuro», continua. Intanto è stata consegnata ieri la documentazione relativa all’appalto della scuola 'Capranica' ad Amatrice. «La esamineremo, sarà certamente utile». Sentire persone informate sui fatti? «La peculiarità dell’indagine non si sposa con questo tipo di attività perché si parte dai documenti – dice Saieva –, chi dovremmo sentire?». Insomma, «ancora non c’è molto materiale» e «siamo all’inizio, abbiate pazienza», chiede il magistrato.Le irregolarità della scuola. Qualche certezza però ha già fatto capolino. Nella nota preliminare della Finanza all’Authority anticorruzione è annotato che la scuola di Amatrice mostra già adesso diverse irregolarità. La gara d’appalto risulta essere stata aggiudicata il 29 settembre 2011 al 'Consorzio Stabile Valori Scarl' di Roma (le Fiamme gialle hanno copia dei contratti di appalto sottoscritti nel 2011 e nel 2012, rispettivamente per 511mila e 163mila euro). Nei documenti «viene fatto espresso riferimento a un capitolato generale e a un capitolato speciale dei lavori oggetto della procedura, non depositati all’Agenzia delle entrate». Quindi – si legge nella nota – «non è stato possibile rilevare compiutamente la tipologia di opere che sono state oggetto dei lavori». Non si capisce cioè se i lavori abbiano riguardato solo una generica ristrutturazione o un adeguamento antisismico. Un’altra certezza è che il secondo di quei due contratti è stato stipulato «successivamente alla data di inaugurazione del restauro». Non bastasse, ci sono poi «forti dubbi» sulla «capacità tecnico-organizzativa» della ditta incaricata di intervenire.Le difese. «Basta, questo è un massacro mediatico per me e la mia famiglia», si difende il geometra Gianfranco Truffarelli, titolare della 'Edilqualità', che ha lavorato alla scuola. Ieri il suo legale, Massimo Biffa, ha consegnato in Procura la documentazione relativa ad appalti e lavori eseguiti nel 2012. «Ho fatto solo il mio lavoro – aggiunge Truffarelli –. Due appalti distinti: ristrutturazione-pittura, impianto di riscaldamento e pavimenti, nella parte che purtroppo è crollata, e lavori di miglioramento nelle due piccole porzioni di edificio che ancora stanno in piedi. Non ho parole per la tragedia successa». Il primo cittadino è sulla stessa lunghezza d’onda: «Il sindaco di Amatrice – dice Sergio Pirozzi – non è che sta con la coscienza a posto, ma di più». Quei lavori alla scuola? «Abbiamo chiesto noi l’incidente probatorio, in anticipo sui tempi, e questo testimonia l’assoluta tranquillità e l’assoluta voglia di verità». Perché «se, e ripeto 'se', emergeranno responsabilità, la parte lesa è la mia popolazione, la mia comunità e anche i miei figli che andavano lì».Tempi lunghi. Tornando alle indagini, siamo appunto ai primi passi. «Non abbiamo una priorità nell’acquisire documentazione informatica» – sottolinea il procuratore di Rieti –, che «rientra nell’ambito della documentazione che ci sarà messa a disposizione dalla Polizia giudiziaria». Quest’ultima selezionerà carte e materiale informatico «che possa essere utile». Ci vorrà comunque tempo: «Prendere la roba sotto le macerie comporta dei rischi, quindi bisogna agire con la massima prudenza». A proposito, la Procura ha disposto il sequestro del server del Comune di Amatrice e della documentazione nell’archivio e negli uffici tecnici, tutto quanto però è sotto le macerie del municipio (che sono già sotto sequestro e piantonate giorno e notte), perciò la Procura incaricherà presto i Vigili del fuoco di provare a recuperarla.Ufficio piccolo. C’è anche qualche difficoltà logistica a fronte della mole di documentazione che inevitabilmente verrà acquisita: «L’ufficio è piccolo, non disponiamo di spazi sufficienti », annota proprio il capo degli uffici giudiziari reatini. E se la Procura generale presso la Corte d’appello di Roma si è già detta disponibile a rinforzare l’organico dei magistrati e del personale amministrativo a Rieti, il procuratore Saieva fa sapere che «per ora andiamo bene così, ma so già che in caso di bisogno potrò contare sull’aiuto del procuratore generale Giovanni Salvi». Indagine congiunta con l’Autorità nazionale anticorruzione, infine? «Non è prevista».Fronte marchigiano. Anche la Procura di Ascoli indaga sulle cause dei crolli e delle lesioni subite sulla scuola, il municipio e l’ufficio postale di Arquata del Tronto. Mentre sono in corso accertamenti anche sull’ospedale di Amandola, provincia di Fermo, del quale ha ceduto la parte più moderna.
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