venerdì 26 giugno 2015
​​L'iniziativa di Addiopizzo per far conoscere le attività che si ribellano. Il procuratore Lo Voi: denunce in aumento.
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​Una mappa di Palermo e due nuove app per scoprire una città pizzo-free e fare un consumo critico tra imprenditori e commercianti iscritti ad Addiopizzo. È l'iniziativa del comitato Addiopizzo che è stata presentata a Villa Niscemi, sede del Comune di Palermo, alla presenza del Presidente del Senato, Pietro Grasso, del Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, del commissario nazionale antiracket Santi Giuffrè, e del sindaco, Leoluca Orlando. Una app permetterà di individuare tramite geolocalizzazione tutti gli operatori economici iscritti ad Addiopizzo, cercandoli per categoria merceologica o per quartiere, distinguendoli anche per servizi alle imprese al cliente. Una guida digitale al consumo critico, che si affianca a quella cartacea che periodicamente l'associazione distribuisce gratuitamente. Con la app Addiopizzo sarà possibile anche seguire il progetto per l'investimento collettivo, individuando i negozi convenzionati o accedendo all'area personale per votare il progetto preferito tra quello scelto su Piazza Magione e quello nel Parco della Favorita. Gli altri due strumenti sono pensati invece per i turisti. "Questa iniziativa richiama l'attenzione su un problema che rimane attuale" ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso. "L'atteggiamento di molti commercianti è cambiato a Palermo, in passato negavano pure l'evidenza sul pagamento del pizzo invece oggi in molti denunciano. Certo, è vero che molti denunciano solo dopo che il reato è stato scoperto ma alcuni denunciano anche prima" ha sottolineato il procuratore capo di Palermo, Franco Lo Voi, intervenendo alla presentazione.
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