venerdì 20 luglio 2018
Il ginecologo è stato prosciolto a Milano dall’accusa di essere il capo di un’associazione per delinquere che aveva lo scopo di commercializzare gameti per la procreazione assistita
Il ginecologo Severino Antinori in un'immagine d'archivio (Ansa)

Il ginecologo Severino Antinori in un'immagine d'archivio (Ansa)

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Nessun traffico illecito di ovociti da parte del ginecologo Severino Antinori, che è stato prosciolto a Milano dall’accusa di essere il capo di un’associazione per delinquere che aveva lo scopo di commercializzare gameti per la procreazione assistita, di cui avrebbero fatto parte anche altri coimputati, anche loro assolti.

Il gup Alfonsa Ferraro, che ha però mandato il medico a processo a novembre per altri reati minori, ha probabilmente letto con una luce diversa rispetto alla Procura i compensi – circa 1.000 euro di media – elargiti da Antinori alle donatrici di due cliniche estere (una a Siviglia, l’altra a Praga) in cambio di ovociti da rivendere alle coppie che si rivolgevano alla clinica Matris, guidata dal medico romano, per avere dei figli. Le motivazioni si conosceranno solo tra 90 giorni.

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