venerdì 9 gennaio 2009
L'incidente sulla più alta montagna del Sudamerica, l'Aconcagua e costata la vita a Elena Senin. Tre connazionali e la guida tratti in salvo ma sono in uno stato di grave ipotermia.
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Sono vivi e da qualche ora si stanno lasciando alle spalle l'incubo delle alte quote e dei 25 gradi sottozero. I tre italiani rimasti bloccati da mercoledì vicino alla vetta dell'Aconcagua sono stati raggiunti ieri pomeriggio da soccorritori argentini, con l'aiuto dei quali stanno scendendo da quella che è la montagna più alta del Sudamerica. Nella spedizione è deceduta, lo stesso mercoledì, Elena Senin. A rendere noto che l'alpinista italiana deceduta è la Senin, 38 anni, è stato Pietro Tombaccini, console italiano nella città di Mendoza, che sta seguendo l'operazione di salvataggio e che ha reso noto anche la morte di Federico Campanini, la guida argentina che accompagnava il gruppo e che  da ieri si trovava in condizioni molto gravi.   A confermare che i tre erano vivi era stata nel pomeriggio di ieri la Farnesina, smentendo così la notizia sulla morte di un secondo alpinista italiano. La discesa dei tre sopravvissuti  - Marina  Attanasio (38 anni), Matteo Refrigerato (35), Mirko Affasio (36) - è avvenuta con delle barelle e sta procedendo "bene", aveva assicurato Guido Losa, che dai campi base dell'Aconcagua aveva seguito via radio la pattuglia di soccorritori.  
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