lunedì 27 maggio 2019
I risultati del voto amministrativo per eleggere 3.800 sindaci. I Cinque stelle perdono Livorno che va al ballottaggio. E a Nusco il primo cittadino è ancora il 91enne Ciriaco De Mita
In alto a sinistra Nardella (Firenze) poi in senso orario Romizi (Perugia), Gori (Bergamo) e Decaro (Bari)

In alto a sinistra Nardella (Firenze) poi in senso orario Romizi (Perugia), Gori (Bergamo) e Decaro (Bari)

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I Cinque stelle perdono Livorno che va al ballottaggio, la sinistra si conferma a Firenze, Bari e Bergamo mentre il centrodestra riesce a tenere la poltrona del sindaco di Perugia e la Lega potrebbe conquistare lo scranno di Potenza. E ancora, il centrosinistra perde le regionali in Piemonte: il governatore dem uscente Sergio Chiamparino deve lasciare la poltrona al candidato del centrodestra Alberto Cirio. Questi i risultati più eclatanti della tornata amministrativa che si è appena conclusa. Tra le curiosità,
Nusco, piccolo Comune dell'Irpina, dove è stato rieletto sindaco il 91enne Ciriaco De Mita per un secondo mandato consecutivo.

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A Firenze Dario Nardella (Pd) trionfa nella corsa per Palazzo Vecchio e passa al primo turno ottenendo un successo che, con oltre due terzi delle sezioni scrutinate, si assesta oltre il 57%, in linea con il 59,1% del 2014. Nulla ha potuto Ubaldo Bocci, il principale contendente, candidato del centrodestra appoggiato in campagna elettorale dai leader di Lega e Fratelli d'Italia, che non è riuscito neppure a strappare il ballottaggio. Nonostante la sconfitta, la Lega cresce anche a Firenze, dove ottiene oltre il 14%, partendo dallo 0,87% del 2014, così come Fdi, oggi oltre il 4 % dall'1,74 % delle passate amministrative. Ma la forza del centro destra del 2019 non basta nel capoluogo toscano a portare il sindaco uscente al ballottaggio. Complice anche il brutto risultato della sinistra, che con la candidata Antonella Bundu puntava a crescere dall'8% delle liste che nel 2014 sostennero Tommaso Grassi. Le voci di una possibile crescita oltre il 10%, che avrebbe aperto la strada al ballottaggio, si sono rivelate infondate e le liste che la sostenevano non sono andate complessivamente oltre il 7,3%. Sullo stesso livello, 7,05% si colloca anche M5s, in calo dal precedente 9,5%; il candidato pentastellato Roberto De Blasi non è riuscito quindi a ricompattare il Movimento fiorentino diviso fin dall'origine sulla sua investitura.

A Perugia il giovane avvocato di Forza Italia Andrea Romizi, quarantenne, la cui prima elezione, nel 2014, segnò un'affermazione epocale per il centro destra in una piazza "rossa" come il capoluogo umbro, si mantiene saldamente alla guida dell'amministrazione comunale di Perugia. E a scrutinio ancora in corso si avvia a una vittoria netta, al primo turno, con circa il 60% delle preferenze, sul giornalista Giuliano Giubilei, del centro sinistra, che supera il 26%. Alle comunali, a Perugia, si registra un crollo del Pd, una delle quattro liste a sostegno di Giubilei, che nel 2014 era oltre il 35% mentre in questa tornata elettorale non arriva al 18%. L'onda lunga dell'inchiesta sulla sanità che ha portato alle dimissioni la presidente umbra Catiuscia Marini, non è stata tuttavia uno tsunami per il Partito democratico. Il Pd e il centrosinistra in Umbria "sono in piedi", come ha sottolineato il commissario umbro dello stesso partito democratico, l'on. Walter Verini, commentando in particolare il risultato delle europee (23,9%) e definendolo "in linea con quello nazionale". Il Movimento 5 stelle, con Francesca Tizi ha ottenuto circa il 7% dei voti contro il 18,17% del 2014.

A Bari rieletto al primo turno con un risultato schiacciante che dovrebbe superare il 65%. Antonio Decaro, sindaco uscente di Bari, a capo di una coalizione di centrosinistra, ha vinto le elezioni comunali del capoluogo pugliese, battendo lo sfidante del centrodestra Pasquale Di Rella, che si ferma sotto il 25% e la candidata del Movimento 5 Stelle, Elisabetta Pani, poco sopra l'8%. I risultati sono ancora parziali, con circa la metà delle scheda scrutinate a tarda sera, ma l'andamento è chiaro. Decaro sarà ancora, per i prossimi cinque anni, il sindaco di Bari.

A Bergamo il centrosinistra conferma il sindaco di Bergamo al primo turno. Quando restano da scrutinare poche sezioni, la posizione di Giorgio Gori al 55,2% è certa. Gori è sostenuto da Pd, +Europa e civiche e riesce dunque a mantenere la poltrona insidiatagli da un concorrente temibile, l'ex presidente del Copasir Giacomo Stucchi, candidato dal centrodestra. Ben distanti gli altri due candidati: Nicholas Anesa, dei Cinquestelle, sotto il 4%, e Francesco Samuele Macario (Bergamo in Comune), che non ha superato il 2%.

A Livorno, fino ad oggi governata dal sindaco M5S Filippo Nogarin che non si è ricandidato, è certo il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Luca Salvetti e quello del centrodestra, Andrea Romiti. Molto distante la candidata M5S Stella Sorgente, che non arriva neppure al ballottaggio.

Anche Avellino, governata da una giunta M5S caduta pochi mesi dopo l'insediamento, sembra andare ad un ballottaggio che esclude il candidato pentastellato.

A Potenza mentre lo spoglio è ancora in corso, è in testa la Lega con Mario Guarente e si profila il ballottaggio con il candidato
di Basilicata possibile. A Campobasso i candidati del Pd Antonio Battista, del centrodestra Maria Domenica D'Alessandro e
M5S Roberta Gravina, sono testa a testa e in tre si contendono i primi due posti per concorrere al ballottaggio.

Tra gli altri capoluoghi di provincia, spicca Modena, dove il sindaco uscente Gian Carlo Muzzarelli riesce a confermare la
poltrona, staccando il candidato del centrodestra Stefano Prampolini.

A Reggio Emilia, dove si va verso il ballottaggio, è in testa il sindaco uscente Luca Vecchi che non riesce per un soffio a fare bis al primo turno. Solo terzi, molto distanziati, i Cinque stelle con Rossella Ognibene.

Centrodestra in testa a Ferrara dove Alan Fabbri - a scrutinio ancora in corso - stacca di numerosi punti il candidato del centrosinistra Aldo Modonesi.

Stessa situazione a Forlì che sembra candidata anch'essa al ballottaggio.

A Pescara potrebbe vincere già al primo turno il candidato di centrodestra, Carlo Masci, strappando la città al centrosinistra.

Anche Pavia, commissariata ma il cui ultimo sindaco era stato di centrosinistra, potrebbe passare al centrodestra con il candidato Fracassi.

A Lecce il sindaco uscente Carlo Maria Salvemini, quando lo spoglio delle schede è ancora alle fasi iniziali, sembrerebbe riconfermare già al primo turno la poltrona.

A San Luca, nella Locride, Comune commissariato dal 2013 dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, non ce l'ha fatta a diventare sindaco il massmediologo Klaus Davi: primo cittadino è stato eletto Bruno Bartolo, con il 90,51% dei voti.

A Riace l'ex sindaco Domenico Lucano non ce l'ha fatta ad entrare in Consiglio comunale.

Infine Farindola, dove si consumò la tragedia dell'hotel Rigopiano, Ilario Lacchetta è stato rieletto sindaco:è tra gli indagati dell'inchiesta sul disastro.

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