venerdì 6 novembre 2015
Tognoli, Pillitteri, Borghini e Formentini, l'ex sovrintendente Fontana e altre sei persone coinvolte nell'inchiesta sulla morte di sette dipendenti.
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​Quattro ex sindaci di Milano - Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini - sono stati indagati per 7 decessi legati all'esposizione all'amianto di dipendenti del teatro alla Scala. Tutti e quattro si sono visti recapitare un invito a comparire dal pm Maurizio Ascione, titolare del fascicolo. Da quanto si è saputo, è indagato anche l'ex sovrintendente del teatro del Piermarini Carlo Fontana. L'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto e dai pm Maurizio Ascione e Nicola Balice, riguarda anche altre sei persone, tra cui Silvano Cova a Angelo Sala, entrambi ex direttore degli allestimenti alla Scala. La procura contesta agli 11 indagati in sostanza di non essersi adoperati per rimuovere in passato l'amianto dai manufatti nei vari locali, soprattutto tecnici, ma anche dal famoso lampadario all'interno del teatro. Per l'accusa non sarebbe stato fatto il censimento dell'amianto previsto dalla legge del 1992, amianto che sarebbe stato rimosso ogni qualvolta veniva "scoperto". Tra le persone morte per esposizione alla sostanza cancerogena a partire dagli anni '70-80 ci sono un siparista, un macchinista, un vigile del fuoco, un falegname, un addetto al trasporto delle scene e anche una cantante lirica. Altri invece attualmente sono ammalati di mesotelioma pleurico. Dopo i lavori al teatro lirico milanese, l'amianto è stato rimosso e ora non ci sono più rischi per i lavoratori e men che meno per il pubblico.
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