Sei anni e 8 mesi per Carlo De
Benedetti, 6 anni e 4 mesi per il fratello Franco, 3 anni e 6
mesi per Corrado Passera.
Per Roberto Colaninno, invece, l'assoluzione "perché il
fatto non sussiste". Sono alcune delle richieste di pena
avanzate dai pubblici ministeri Laura Longo e Francesca
Traverso nel processo per le 13 morti da amianto avvenute negli
stabilimenti Olivetti, in corso di svolgimento a Ivrea. Tra
queste Carlo e Franco De Benedetti, che insieme a Corrado
Passera sono accusati di omicidio colposo in concorso. Roberto
Colaninno, attuale presidente di Piaggio, è invece accusato di
lesioni colpose.
Il processo, in corso a
Ivrea, per le morti che sarebbero state causate dall'esposizione
all'amianto, si è aperto questa mattina con la richiesta (poi accolta) di
stralcio della posizione dell'imputata Maria Luisa Ravera
(direttrice servizio ecologia e ambiente in Olivetti) per gravi
motivi di salute. L'udienza è caratterizzata dalla requisitoria
dell'accusa, rappresentata dai
pm Laura Longo e Francesca Traverso che hanno concentrato la
loro requisitoria sul talco contaminato da tremolite
d'amianto che - ha sottolineato il pm Longo - è stato
"sostituito con grave ritardo, soltanto 5 anni dopo". Traverso
ha, invece, ripercorso le tappe relative alle strutture
contaminate, dalle mense Ico, bonificate soltanto nel 2001 - ha
sostenuto - e il capannone di San Bernardo, considerato uno dei
siti più inquinati d'Italia. Per i due pm la responsabilità dei
ritardi è della Olivetti e "i controlli e le monitorazioni
arrivarono soltanto da input esterni e dai lavoratori".