giovedì 26 maggio 2022
Nell'ultimo anno il progetto ha permesso di portare assistenza sanitaria ai bambini dai 5 agli 11 anni. La curatrice Giampaolo: così siamo arrivati a curare chi rischiava di rimanere escluso
Con l'Ambulatorio mobile oltre 700 vaccinazioni nei campi rom

Ufficio stampa Bambino Gesù

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La si definisce medicina di prossimità. Che in parole povere significa arrivare lì dove serve assistenza sanitaria per i più piccoli, come i campi rom della Capitale. E nell’ultimo anno questo ha significato soprattutto vaccinazioni e controllo dei piccoli pazienti dopo il Covid. Da luglio 2021 ad oggi, infatti, il servizio dell’ambulatorio mobile dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha effettuato quasi 700 vaccinazioni nei campi rom di Roma. Dal 2016, gli operatori sanitari del progetto “Nontiscordardimé”, nato dall’esperienza del Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco, sono impegnati ad offrire assistenza sanitaria e non solo alle fasce più fragili della popolazione. Negli ultimi due anni l’attività del progetto è stata dedicata particolarmente alla gestione dell’emergenza Covid-19 nelle realtà periferiche della città e, anche nelle fasi più critiche, l’ambulatorio mobile dell’ospedale della Santa Sede ha raggiunto con regolarità i campi Rom di Castel Romano, Salone, Salviati, Candoni.

In particolare i sanitari hanno promosso la conoscenza delle norme igienico-sanitarie per il contrasto al Covid e attuato il controllo clinico dei bambini per il rientro a scuola dopo le assenze. Hanno, inoltre, facilitato l’accesso ai tamponi naso-faringei gratuiti per i bambini muniti di tessera STP (Straniero temporaneamente presente, per persone di Paesi fuori dall’UE) o ENI (Europei non iscritti al SSN) per i quali non è possibile eseguire la prescrizione regionale elettronica. E avviato una campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione nella fascia 5-11 anni. Così sono stati vaccinati quasi 500 tra bambini, adolescenti e giovani adulti, per un totale di circa 700 dosi di vaccino somministrate. In particolare, nella fascia pediatrica 90 bambini hanno già completato il ciclo vaccinale mentre, per quanto riguarda gli adolescenti, 123 hanno completato il ciclo vaccinale e 33 hanno ricevuto anche la dose booster.

Ufficio stampa Bambino Gesù

«Abbiamo registrato una buona adesione alla campagna di vaccinazione, riuscendo a vincere la diffidenza iniziali - spiega Rosaria Giampaolo che cura il progetto dell’Ambulatorio mobile - Ha prevalso il desiderio di proteggere se stessi e i familiari dagli effetti di una malattia potenzialmente grave e di non essere esclusi dalla partecipazione alla vita sociale». La campagna di vaccinazione ha permesso ai piccoli e giovani Rom di essere vaccinati direttamente nei campi superando le difficoltà pratiche di accesso ai servizi sanitari. L’attività dell’Ambulatorio mobile ha dato quindi, conclude, «un contributo importante nel cercare di contrastare e contenere la diffusione del SARS Cov2 sul territorio di Roma e nel promuovere la tutela della salute in una fascia di popolazione per la quale il vaccino rischiava di rimanere precluso a causa di problemi culturali e sociali».

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