giovedì 23 aprile 2020
Ma restano davvero troppi i morti, 464 (ieri 437). In venti giorni, quasi dimezzati i ricoveri nelle terapie intensive
Mascherine a prezzi calmierati a Napoli

Mascherine a prezzi calmierati a Napoli - Fotogramma

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“I numeri oggi sono particolarmente confortanti”, apre così la conferenza stampa Angelo Borrelli, capo del Dipartimento di Protezione civile. Il saldo - attivo - fra chi esce dal coronavirus e chi vi entra, rispetto a ieri, è 851. Cioè, i guariti insieme ai dimessi sono 851 più dei nuovi contagiati (2.646 questi ultimi, dei quali 1.073 in Lombardia) ed è il quarto giorno consecutivo di questa tendenza, oggi con il saldo più alto. Sebbene si continui a morire davverto tanto, oggi 464 persone.

Conforta molto anche il tasso d'infettività, il noto R-0, “sceso tra 0,5 e 0,7 a seconda delle Regioni - spiega Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità -, alcuni giorni fa era a 0,8”. Sarebbe a dire, in sostanza, che - in termini statistici - due persone ne contagiano una.

Vediamo le cifre quotidiane fornite dalla Protezione civile. Il numero dei nuovi contagi “al lordo” di decessi e guariti sale, leggermente, appunto a 2.646 (lunedì 2.256, martedì 2.729 e ieri 3.370), a fronte però di un alto numero di tamponi effettuati, 66.658 (domenica 50.708, lunedì 41.483, martedì 52.126 e ieri 63.101). Attenzione, però, la percentuale di positività sui tamponi effettuai scivola fino al 4% circa, (lunedì 5,4%, martedì 5,2% e ieri 5,3%), quindi sempre meno dall’inizio della pandemia. Il totale degli attuali positivi accertati in Italia dunque cala, ancora, a 106.848 (lunedì 108.273, martedì 107.709 e ieri 107.699).

Purtroppo, come detto, il numero dei decessi, 464 (sabato 482, domenica 433, lunedì 454, martedì 534 e ieri 437), resta davvero alto. Portano il totale a 25.549.

I ricoverati nelle terapie intensive scendono a 2.667 (domenica 2.635, lunedì 2.537, martedì 2.471 e 2.384 ieri). Sono ricoverate in reparti ordinari 22.871 persone (lunedì 24.906 e ieri 24.134). Mentre si trovano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi 81.710 persone (più 510 rispetto ieri), 76% degli attuali positivi (come ieri). Infine, i guariti sono 3.033 (lunedì 2.256, martedì 2.733 e ieri 2.943), il più alto aumento dall’inizio, prima volta sopra i 3mila, portando il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 57.576.

Di nuovo Locatelli fa sintesi della situazione nazionale: “Dal 5 aprile, a parte una giornata, c’è stata una quotidiana riduzione dei pazienti ricoverati. Dal 3 aprile, giornalmente si è ridotto il numero di pazienti nelle terapie intensive, ricordo che proprio il 3 aprile eravamo quasi a 4.068, oggi siamo a 2.267”.

La Lombardia resta sotto il fuoco del virus. Tornano a salire i morti, 200 (ieri 161), e 1.073 nuovi contagi (ieri 1.161 e il totale supera i 70mila, 70.165), per il secondo giorno di nuovo sopra i mille. E gli attuali contagiati sono 33.873. Continuano però a diminuire i ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali, 9.192 (meno 500 rispetto a ieri) e i ricoverati nelle terapie intensive, 790 (meno 27). In provincia di Milano sono 277 nuovi casi (ieri oltre 400), 105 in città.

Nel resto d’Italia e più in dettaglio, i casi attualmente positivi sono 12.845 in Emilia-Romagna, 15.152 in Piemonte, 9.925 in Veneto, 6.171 in Toscana, 3.466 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.486 nel Lazio, 2.978 in Campania, 1.871 nella Provincia autonoma di Trento, 2.936 in Puglia, 1.135 in Friuli Venezia Giulia, 2.301 in Sicilia, 2.100 in Abruzzo, 1.494 nella Provincia autonoma di Bolzano, 355 in Umbria, 817 in Sardegna, 823 in Calabria, 463 in Valle d’Aosta, 229 in Basilicata e 198 in Molise.

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