sabato 4 maggio 2019
Le penne nere celebrano il secolo dell'Associazione nazionale alpini. Iniziative, incontri, mostre e una cittadella speciale
Gli alpini sono pronti a conquistare Milano (Fotogramma)

Gli alpini sono pronti a conquistare Milano (Fotogramma)

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Milano è pronta alla pacifica e festosa invasione degli alpini. Saranno circa 500mila le penne nere che, a partire da venerdì prossimo 10 maggio, per tre giorni riempiranno la città per l’adunata nazionale degli Alpini. Un evento giunto alla sua novantaduesima edizione che, oltre ad attrarre penne nere in congedo da ogni angolo del mondo (dalla Sicilia alla Valle D’Aosta, dal Canada all’Australia), celebrerà anche i cento anni di vita dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana), nata a Milano l’8 luglio 1919 e che oggi può contare su 350mila soci.

Il primo atto si è tenuto ieri, con l’inaugurazione della mostra "Alpini, uno stile di vita", in programma per due settimane nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco, con il concerto del Coro dell’Ana di Milano alla Scala e con la presentazione ufficiale dell’adunata, svoltasi in mattinata a Palazzo Lombardia.

«Questa è la quarta adunata che si tiene a Milano e il fatto che torni in città proprio in occasione del centenario di fondazione dell’Ana è una grande soddisfazione – ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala –. Faremo il possibile in termini organizzativi, logistici e di sicurezza, per coinvolgere la città in questa grande festa, che sarà anche l’occasione per veicolare i valori incarnati da questa generosa arma. Una volta di fronte a manifestazioni come questa i milanesi mugugnavano, oggi invece si è capito quali vantaggi portano in termini di turismo, di presenze, di visibilità».

A dare il benvenuto ai 500mila alpini che con amici e famiglie invaderanno pacificamente il capoluogo lombardo - un numero che gli organizzatori hanno stimato sommando i dati storici dell’adunata, che ogni anno vede accorrere circa 400mila persone, e l’alta disponibilità in termini ricettivi di Milano -, anche il presidente della Regione Attilio Fontana. «Il valore degli Alpini – ha spiegato Fontana – va al di là dell’essere una parte dell’esercito. Gli Alpini da sempre sono in mezzo alla gente, insieme a chi ha bisogno, anche nei luoghi in cui hanno combattuto. Faremo di tutto per rendere queste giornate piacevoli, in un certo senso restituendo tutto il bene e la disponibilità che questi uomini mettono a disposizione della comunità quotidianamente».

La tre giorni prenderà il via alle 10 di mattina di venerdì 10 maggio in piazza Duomo, con il tradizionale alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli, seguito dalla deposizione di una corona ai caduti in piazza Sant’Ambrogio. Nel pomeriggio, al Parco Sempione, verrà inaugurata la "Cittadella degli Alpini", un’esposizione di mezzi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione alle truppe alpine, capace di attrarre sia grandi che piccini, grazie anche a simulazioni di bonifica di ordigni esplosivi, attività sportive su ponti tibetani e pareti artificiali di arrampicata. Da seguire, alle 18,30 di venerdì, la sfilata della bandiera di guerra, che da Palazzo Cusani raggiungerà Palazzo Marino.

Numerosi gli appuntamenti ufficiali in programma sabato 11, dall’incontro con gli alpini residenti all’estero e le delegazioni straniere in programma al teatro Dal Verme in mattinata, al lancio dei paracadutisti all’Arena Civica previsto per le 12, fino alla messa in suffragio ai caduti che si terrà in Duomo alle ore 16. A chiudere la giornata, l’incontro con il sindaco e le massime autorità territoriali (in Assolombarda alle 18) e un ricco programma di concerti di cori e fanfare in tutta la città. La giornata clou sarà comunque quella di domenica, con la grande sfilata degli 80mila alpini che partirà attorno alle 9 da Porta Venezia per concludersi al Castello.

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