sabato 14 ottobre 2017
Disastrosa stagione riproduttiva. I piccoli morti di stenti: i genitori dovevano allontanarsi troppo per il cibo a causa della eccessiva grandezza del ghiacciao. «Colpa del cambiamento climatico»
Disastrosa stagione riproduttiva per i pinguini Adelia dell'Antartide

Disastrosa stagione riproduttiva per i pinguini Adelia dell'Antartide

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È allarme in Antartide per la disastrosa stagione riproduttiva dei pinguini di Adelia. Una colonia composta da oltre 18mila coppie, nella piccola isola Petrel, quest’estate ha visto sopravvivere solo due pulcini, mentre tutti gli altri neonati sono morti di stenti. La colpa, spiegano i ricercatori francesi, è da ricercarsi nelle condizioni meteo, in particolare in un ghiaccio marino particolarmente esteso che ha costretto i genitori a viaggiare per 100 chilometri in più in cerca di cibo, lasciando i piccoli esposti al freddo e alle piogge. Quattro anni fa, la stessa colonia non ha prodotto nessun pulcino. Quest’anno, come nel 2013, il clima è stato insolitamente caldo, seguito dopo l’estate da una rapida caduta delle temperature, che ha portato molti pulcini alla morte. Insomma è un effetto del cambio climatico in corso.

«La regione - spiega Yan Ropert-Coudert, senior scientist per i pinguini del Consiglio nazionale delle Ricerche francese ¬- è sottoposta a significativi cambiamenti ambientali che sono legati alla riduzione del ghiacciaio Mertz sin dal 2010. Un’area marina
protetta purtroppo non potrà porre rimedio a questi cambiamenti, ma può prevenire gli ulteriori impatti che derivano dalle dirette pressioni antropogeniche, come il turismo e la proposta di apertura alla pesca».

Attualmente il Wwf sta sostenendo alcune attività di ricerca condotte da scienziati francesi che lavorano per il Centro Nazionale di Ricerca Scientifica nella regione, appunto dal 2010, da quando questo fenomeno ha iniziato a manifestarsi.

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