L'allarme dei nostri 007 era stato molto chiaro. «In Afghanistan, specialmente nelle province occidentali, ove insiste il comando ISAF a guida italiana, il rischio di nuovi attacchi è concreto ed attuale, anche per le accresciute capacità offensive dell’insorgenza». Così si legge nella "Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza" relativa al 2010, consegnata meno di una settimana fa al Parlamento. E i numeri sono da vero allarme: nella zona controllata dagli italiani gli «eventi ostili» (attentati e imboscate) sono passati dai 65 di maggio ai 226 di settembre. «Quanto al modus operandi – avverte la nostra
intelligence – è verosimile che continuino ad essere privilegiate le tecniche di guerriglia, quali le imboscate e il posizionamento di IED (Improvised Explosive Devices) lungo le rotabili interessate dal transito di forze internazionali e governative». Esattamente l’attentato di ieri.Dopo aver analizzato la situazione nel Paese, gli 007 avvertono: «In questa cornice, nel breve-medio termine il personale straniero, militare e civile, operante in teatro permarrà notevolmente esposto al rischio di azioni ostili». In particolare «le province occidentali del Paese, sede del Regional Command West-RCW della International Security Assistance Force (ISAF), a guida italiana, saranno esposte al crescente rischio di attacchi, specie in relazione al riposizionamento in area di miliziani proveniente dalla regione meridionale, in esito alle operazioni di contro-insorgenza avviate nel 2010 dalle forze di sicurezza afghane congiuntamente a reparti ISAF».Il rapporto segnala l’attività dell’AISE (il Servizio incaricato dell’attività all’estero), in particolare l’invio al contingente italiano di «una serie di
warning o informative (segnalazioni più o meno circostanziate su progettualità offensive contro nostri contingenti) che, tra l’altro, hanno determinato l’innalzamento delle misure di sicurezza a protezione delle Unità operanti nei teatri, ove l’Agenzia esterna è presente con proprie risorse umane e tecnologiche». Non poche le segnalazioni: 269 a maggio, 420 a giugno, 352 a luglio, 210 a agosto, 258 a settembre. Ma nello stesso periodo gli eventi ostili hanno riscontrato un preoccupante crescendo: 65 a maggio, 118 a giugno, 178 a luglio, 154 a agosto, 226 a settembre.