mercoledì 11 luglio 2012
Il segretario del Pdl è fra «quelli che gli chiede di candidarsi premier». Santanché: lui presidente del Consiglio e vice una donna. Di Pietro: italiani non lo voteranno.
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​''C'è un gran movimento di sostegno alla ricandidatura del presidente Berlusconi" e ''credo che alla fine lui deciderà di scendere in campo'': così Angelino Alfano, segretario del Pdl, a margine dell'assemblea dell'Abi ai giornalisti che gli chiedevano dell'ipotesi che il Cavaliere torni a candidarsi a premier.  "In tanti - ha detto Alfano - glielo stanno chiedendo ed io sono tra questi. Del resto per chi come lui ha governato in anni così complessi ha ceduto il passo a un nuovo governo tecnico senza mai essere stato battuto in aula e senza avere perso le elezioni, per chi come lui è stato il protagonista di questi anni, credo sia giusto e legittimo chiedere un giudizio al popolo italiano sulla storia di questi anni e su una nuova chance di governo. In tanti glielo stanno chiedendo e credo che alla fine lui deciderà di scendere in campo". Glielo stanno chiedendo, ha concluso, "tanti cittadini e tanti del Pdl".SANTANCHÈ: LUI PREMIER E VICE UNA DONNA"Non abbiamo nessuno di meglio di Silvio Berlusconi, da mesi dico che è il nostro candidato premier". Così Daniela Santanché, ospite di "24 Mattino" su Radio 24 commenta la notizia del Corriere della Sera secondo cui Berlusconi avrebbe deciso di ricandidarsi: "Non è questione di essere tifosi - ha aggiunto Santanché - ma lui da sempre prende più voti di tutti nel nostro schieramento. Chi ha mai potuto pensare che avevamo un candidato migliore? Non lo so". Santanché ha anche auspicato che Berlusconi scelga un vice donna: "Io non aspiro a nulla ma il ticket con una donna sarebbe un'idea illuminante". E alla domanda se così non sia un modo per rottamare Alfano, Santanché ha risposto: "Ma perché? E' segretario del Pdl. Non stiamo parlando di pizza e fichi". Santanché ha anche fatto una proposta sul nuovo nome del Pdl: "Io lo chiamerei 'Rivoluzione italiana', perché per governare il Paese ci vorrebbe una rivoluzione. Non mi dispiacerebbe questo nome".DI PIETRO: ITALIANI NON LO VOTERANNO "Berlusconi? Che lui si candidi, è un suo diritto. Voglio capire però perché mai dovrebbero rivotarlo gli italiani. Lui 15 anni fa si è presentato agli italiani dicendo votate me che sono bello e ricco e lo diventerete anche voi. Lui è rimasto bello e ricco ma gli italiani non lo sono diventati". Così Antonio Di Pietro (IDV), ospite nello studio di Tgcom24, commentando un retroscena del 'Corriere della Sera' che 'vede' un Berlusconi candidato premier in "ticket" con Angelino Alfano. A far propendere Berlusconi verso questa ipotesi, scrive il quotidiano di via Solferino, sarebbero stati i sondaggi in suo possesso e che darebbero il Pdl al 30% con la sua candidatura, al 10% senza il Cavaliere e al 18% con Alfano candidato premier. Il progetto, sempre secondo il giornale, prevederebbe inoltre una "squadra" di quarantenni e il cambio del nome del partito che si richiamerebbe a 'Forza Italia'.
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