venerdì 13 luglio 2018
Ale e altri due amici hanno partecipato al campo estivo in montagna con la parrocchia di S. Martino in Lambrate grazie alla mediazione della Comunità di Sant'Egidio.
I bimbi rom in vacanza per la prima volta. Grazie all'oratorio
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Una bella storia di integrazione, che dimostra il contributo della comunità cattolica al dialogo tra etnie e all'inclusione sociale.

Ale (il nome è di fantasia) è tornato ieri sera dal campo estivo in montagna con la comunità pastorale della parrocchia di S. Martino in Lambrate. Ciò che rende speciale questa vacanza è che si tratta della sua prima esperienza di villeggiatura. La sua famiglia, rom rumeni che vivono in una casa della periferia nord di Milano, non ha infatti disponibilità economiche tali da potersi permettere una vacanza.

Anche grazie al lavoro di mediazione della Comunità di S. Egidio, l'oratorio ha portato con sé tre bambini rom che hanno condiviso con i ragazzi del quartiere una bella esperienza. «Faccio la volontaria e aiuto Ale e suo fratello soprattutto nello studio. Ieri sera, nel tragitto in auto da Lambrate alla Bicocca Ale mi ha raccontato di aver festeggiato il compleanno della "cuoca" cantando tanti auguri a te in italiano - racconta Antonella Loconsolo, l'accompagnatrice dei bambini -. Stamattina è partito il fratellino maggiore, altro oratorio, altri visi di molti colori, di molte etnie. L'Italia è più bella di come la dipingono al telegiornale - continua -. Sono certa che a renderla migliore sono queste spallate ai muri di pregiudizi e di emarginazione».

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