martedì 24 novembre 2020
Iniziativa di fratel Biagio Conte in occasione del Festival della Dottrina sociale della Chiesa, in programma a Verona da giovedì a domenica
Un momento della piantumazione dei nuovi alberi a Palermo

Un momento della piantumazione dei nuovi alberi a Palermo - /

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La missione “Speranza e carità” di Palermo ha organizzato un'iniziativa che si collega al tema della X^ edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, “Memoria del futuro”, in programma dal 26 al 29 novembre a Verona. Nel quartiere palermitano di Godrano, Biagio Conte ha messo a dimora 10 cipressi, 5 ulivi, un abete e un cedro, con l’aiuto di volontari e operai del Corpo forestale. La cerimonia è stata preceduta dalla benedizione impartita da don Pino Vitrano. Un albero di melograno, invece, è stato piantumato all’interno del Giardino dei Giusti, area intitolata ai Giusti siciliani dello Shoah. «Questa nostra piantumazione – ha detto fratel Biagio - è in comunione con l’iniziativa del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona. Un gesto per dare un grande respiro di fratellanza». Ai propositi di solidarietà e fratellanza auspicati dal Festival, Biagio Conte ha voluto aggiungere un suo personale messaggio di speranza. Ricordando il grande momento di prova che stiamo vivendo a causa della pandemia, il missionario laico ha detto che «non possiamo sottovalutare che peggiore del virus è l’egoismo, l’indifferenza, il razzismo, il materialismo e il consumismo, curiamo questi flagelli. Un prezioso messaggio di incoraggiamento a tutte le istituzioni, alle forze dell’ordine, a tutte le professioni, ai cittadini, alla Chiesa, alle varie religioni, ai non credenti e a tutte le città e paesi dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero. È giusto sapere che non prevarrà il virus e con tutto rispetto dei vari interventi in atto, non dobbiamo sottovalutare il dono della preghiera. Rispondiamo con la preghiera - ha concluso Conte - e così scopriremo un prezioso vaccino che è il buon Dio, la giusta terapia è il buon Gesù, il nostro consolatore è lo Spirito Santo e il nostro prezioso conforto è Maria Madre della Speranza».

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