lunedì 29 giugno 2015
​​Sono iniziate nello Stretto di Sicilia le operazioni di recupero dei corpi dal peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015. Si trovano a 370 metri di profondità.
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​Su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono iniziate nello Stretto di Sicilia le operazioni di recupero dei corpi dal peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015 con circa 700 persone a bordo. Lo rende noto la Marina Militare. Nella nota si informa che "le operazioni di recupero dei corpi adagiati sul fondo, a circa 370 metri, nelle vicinanze del peschereccio sono affidate alla Marina Militare che opererà con il cacciamine Gaeta, una unità navale da ricerca costiera, nave Leonardo, e la nave Gorgona come unità di supporto, oltre a un team del Gruppo OperativoSubacquei (G.O.S.) di Comsubin".Il recupero, fa sapere ancora la Marina, "sarà effettuato con l'utilizzo dei veicoli a comando remoto in dotazione al Gruppo Operativo Subacquei in grado di intervenire a quote profonde".
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