venerdì 20 maggio 2016
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Servono interventi umanitari urgenti per i bambini della Siria, dove la guerra civile ha provocato finora circa 300mila morti (secondo la stima dell’Osservatorio siriano per i diritti umani) e distrutto intere città e villaggi. Dei 13 milioni di siriani sfollati, gente che spesso ha perso tutto ma non vuole lasciare la propria terra o non può farlo per via degli assedi mi-litari o per mancanza di mezzi, cinque milioni sono bambini che spesso hanno perso i loro familiari. Piccoli malnutriti, testimoni di massacri, talvolta violentati, usati dagli eserciti in combattimento come scudi umani. A loro si rivolge l’impegno dell’associazione Ai.Bi., “Amici dei bambini-Il diritto di essere figlio”, che opera da 30 anni in 31 Paesi del mondo con interventi di sicurezza alimentare e protezione dei minori. La onlus, costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie, ha lanciato ieri a Milano la nuova campagna nazionale dal titolo “Emergenza Siria-Non lasciamoli soli”, destinata ai bambini di Aleppo, Idlib, Damasco e Homs. Si chiedono fondi (www.aibi.it) per aumentare l’attuale disponibilità di generi alimentari con pacchi da distribuire “in loco”, per realizzare una seconda ludoteca sotterranea (i più piccoli hanno diritto di giocare) e per rafforzare il supporto psico-sociale a favore di chi ha subito traumi e danni da stress prolungato. Fulvio Fulvi
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