sabato 16 settembre 2017
Ad Assisi un Cortile che cresce
COMMENTA E CONDIVIDI

Qualcuno ha scritto che alla terza edizione sta già arrivando all’altezza di eventi con molti più anni d’esperienza, come il Meeting di Rimini o “Uomini e Religioni” di Sant’Egidio, ma sono paragoni che valgono solo per chi si accontenta del misurino politico. Se si bada alla sostanza e allo spessore, è vero invece che il «Cortile di Francesco» - organizzato da Pontificio Consiglio della cultura, Sacro Convento e Conferenza episcopale umbra, quest'anno tra il 14 e il 17 settembre - ha ormai una sua identità che lo rende già ora un appuntamento da segnarsi sul calendario del prossimo anno se si vuole respirare l’aria buona della cultura animata da spiritualità, confronto e ricerca. Senza contare che un buon pretesto per ritagliarsi quattro giorni ad Assisi a fine estate non è mai di troppo.

Mettersi in cerca dello spirito di Francesco significa disporsi a un viaggio dove si mette in gioco ciò che si conosce per scoprire quel che altri hanno da dirci, e su questo ogni kermesse nata in casa cattolica ha la sua propria ricchezza da portare. Il Cortile assisano porta, di suo, il lievito francescano dell’umile disposizione a porsi in cerca per portare se stessi e ricevere il prossimo, uscire per ritrovarsi, conoscere per scoprirsi più sicuri di ciò che siamo. E’ lontana l’illusione del dialogo come fine in sé: negli eventi di questi giorni tra le mura della città adagiata sul Colle del Paradiso a colpire è il clima di serena consapevolezza di un destino comune che induce a confrontarsi senza pregiudizi (credenti e non) su quel che ci interroga e ci sfida. Le migrazioni sono una questione che riguarda solo il Governo, o solo la Chiesa, o ciascuno per proprio conto?

Il modello di sviluppo che può tirar fuori il Paese dall’eterna transizione è un cruccio solo degli economisti? E le virtù che rimettono in piedi ogni umanità incerta e ferita interessano solo i cattolici “impegnati”? Ascoltarsi per condividere, a partire da una inquietudine comune per il destino di tutti: basta e avanza per salire ad Assisi, mentre l’autunno si fa sentire nel fresco vento della sera sulla balconata della Basilica Superiore, ma l’estate dei nostri propositi migliori ancora ci chiede un ultimo angolo di pace prima di rimetterci in cammino, cercatori instancabili di verità da spezzare sulla mensa di tutti.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: