martedì 21 febbraio 2017
Nei giorni scorsi la lettera anonima a un quotidiano di un 28enne che dichiarava di aver avuto rapporti a pagamento con un prete della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone.
La facciata della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone

La facciata della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone

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La lettera anonima arrivata a casa del vescovo ausiliare della diocesi di Napoli racconta di un ventottenne che avrebbe avuto rapporti a pagamento con un sacerdote della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, nel centro di Napoli. Agli incontri avrebbero partecipato anche altri ragazzi.

La vicenda, pubblicata dal quotidiano il Mattino nei giorni scorsi, è stata raccontata con dovizia di particolari dal protagonista stesso - nome di fantasia Paolo - che spiegherebbe la natura dei rapporti e il luogo degli incontri. Mai la parrocchia, ma l’abitazione del sacerdote. Mai sarebbero stati coinvolti minori, né sarebbero state estorte violenze o minacce, infatti, non risulta che ci siano state denunce.

Il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe - d’intesa con i suoi collaboratori - ha esaminato con cura e sollecitudine pastorale non un «dossier – come chiarisce l’avvocato del parroco, Giovanna Castellano – ma un’assurda segnalazione anonima priva di ogni fondamento ».

Una nota informativa della Curia arcivescovile ha fatto sapere inoltre che il cardinale Sepe ha nuovamente incontrato martedì 21 febbraio il parroco della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e dopo il colloquio ha deciso di affidare il caso al Tribunale ecclesiastico per l’accertamento dei fatti, come prescrive il Codice di Diritto Canonico. Nel contempo, l’arcivescovo di Napoli ha sospeso il sacerdote dalle funzioni di parroco, fino alla conclusione del suddetto accertamento. Di questi provvedimenti, il cardinale Sepe ha informato direttamente l’interessato.

Nella nota, inviata al quotidiano che ha diffuso la vicenda, ll legale del sacerdote, inoltre, diffida a «pubblicare notizie infondate lesive dell’immagine e della persona del sacerdote, quotidianamente impegnato nell’attività pastorale sul territorio». Intanto dalla comunità parrocchiale di Pizzofalcone attestazione di stima per il sacerdote.

Domenica mattina la vicinanza è stata palpabile: una processione di fedeli ha voluto salutare e stringere la mano al parroco. Che dall’altare nell’omelia ha letto una riflessione nella quale si parla del rapporto con il nemico: «Domandiamoci chi è il nostro nemico: è chi ci mette in croce, come accadde a Gesù. Ma va perdonato». Restano da chiarire le motivazioni della lettera anonima, le interviste dettagliate sugli incontri e le presunte conversazioni riportate.

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